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Test F1 Barcellona 2017

test f1 barcellona 2017

Quella che sta girando in queste ore a Barcellona è una Formula 1 che arriva già in bella copia, e baciata dal sole catalano. Chi voleva monoposto più rapide, più aggressive e più “demanding” per i piloti è stato accontentato: è sufficiente affacciarsi alla valle di Montmelò per ammirare -con sufficiente approssimazione- le monoposto più veloci ed estreme di sempre.

Lo si vede, per i più pragmatici, nei monitor dei tempi, che già iniziano a recitare una lunga serie di 1’19”. Ma lo si capisce anche, e questo per i romantici del volante è musica, nell’impressionante progressione di curve fatte in pieno, nei cambi di direzione fra la curva Renault e la Repsol che Ferrari, Red Bull e Mercedes percorrono senza alzare il piede dal gas.

Per tanti versi, e non ce ne vogliano i più maliziosi, è uno dei momenti più belli dell’anno. Un momento carico di aspettative, di promesse, di sogni. Una zona franca, in cui vale la sospensione del giudizio, e in cui tutto è mitigato dalla non necessità del risultato a tutti i costi. In cui al gusto della novità si somma il piacere dell’attesa (citazione non voluta di noto commercial di alcolici).

Questo è il sabato del Villaggio del più grande spettacolo a motore del mondo. La vigilia di Natale di uno degli sport più amati del pianeta. Per tanti versi, è bellissimo.

Ovviamente, rimane da vedere se queste premesse verranno rispettate, e se queste promesse verranno mantenute. È una domanda a cui è difficile rispondere da qui, oggi, poichè più teorie si sovrappongono e si affastellano, lasciando qualche dubbio sull’effettivo esito della temporada che andrà ad iniziare. Se è evidente e palese ai più che a maggiori velocità non necessariamente corrispondono direttamente un più elevato spettacolo in pista, altresì è vero che macchine più performanti corrispondono ad un maggiore impegno fisico per le aurighe schierate in griglia.

Tutto questo, come detto, si vedrà a partire dalla domenica di Melbourne, quando per davvero si metteranno i primi nomi e cognomi nel registro di classe etichettato duemilaediciassette. Fino ad allora c’è tempo per qualche azzardo e per qualche sano pronostico da bar.

Test F1 Barcellona 2017: i risultati

Perchè, se una cosa è certa in queste settimane catalane, è che Mercedes ha portato in pista per l’ennesima volta una freccia d’argento che sembra (il modale è d’obbligo) un altro capolavoro. Il missile di Brackley ha un disegno aerodinamico e una cura dei dettagli raramente vista nell’ingegneria moderna, e ha già mostrato velocità e qualità sopraffine.

Ferrari e Red Bull, al momento, seguono ravvicinate, con il Toro di Ricciardo e Verstappen che ha stupito in queste prime uscite per guidabilità e pulizia in percorrenza. Ma d’altronde a Milton Keynes su queste cose hanno sbagliato di rado.

La Williams, con buona probabilità, giocherà un ruolo importante di spartiacque fra i primi della classe e il midfield. Oggi Massa (in super soft) ha staccato il biglietto del giro più veloce, confermando una delle caratteristiche peculiari della monoposto britannica. Bisognerà vedere come se la caverà il debuttante Stroll, la cui entrata nel paddock ha ricevuto molte attenzioni e che ora dovrà dimostrare di essere all’altezza dell’ufficio che gli è stato assegnato.

Toro Rosso, Renault e Force India devono ancora dimostrare tutto il loro potenziale, ma hanno presentato vetture convincenti e con soluzioni interessanti che, ci auguriamo, garantiscano battaglie avvincenti.

Chiudono Haas, Sauber e McLaren, con quest’ultima ancora afflitta da numerose noie tecniche che hanno costretto Alonso e Vandoorne ad un incessante andirivieni dai box. L’augurio, ovviamente, è che la casa di Woking ritrovi in fretta lo smalto e lo splendore degli anni che furono, perchè a questa F1 farebbe davvero comodo ritrovare una grande nobile come la Macca.

Mancano 15 giorni alla prima luce verde. Personalmente, non ho fretta. Come detto, questo è uno dei periodi più belli dell’anno. Come ogni Sabato che si rispetti.

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Emanuele Venturoli
Emanuele Venturoli
Laureato in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica all'Università di Bologna, è da sempre appassionato di marketing, design e sport.
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