In Formula E

La crescita esponenziale della serie full electric della FIA, sia a livello sportivo che di sponsorizzazioni, è un segnale importante per tutti i campionati e le leghe professionistiche, ma anche per chiunque si occupi di marketing sportivo: per diventare grandi occorre pensare oggi al futuro delle discipline e dei business ad esse correlati.

Non è un caso che la Formula E abbia catalizzato assai rapidamente l’attenzione di manufacturer, investitori, sponsor e stakeholder, divenendo rapidamente la “next big thing” della sponsorship nel motorsport e non solo.

Non si può, e non si deve, dimenticare infatti che oltre al profilo sportivo, i campionati di motorsport sono essenzialmente esercizi di marketing e piattaforme di ricerca e sviluppo per le case costruttrici. MotoGP,Formula 1, Formula E e simili diventano così strumenti per mostrare al pubblico la propria forza e per sviluppare le tecnologie che equipaggeranno negli anni a venire le automobili e le motociclette del futuro.

Formula E e costruttori

Da questa prospettiva risulta immediatamente evidente perchè la Formula E sia risultata così gradita ai costruttori: la mobilità elettrica rappresenta il futuro dell’automotive di massa e il presente della ricerca e sviluppo delle case produttrici. Di contro, benzina e motori a combustione, che pur si portano dietro il grande fascino dei tempi che furono, hanno ben poco margine di crescita nelle menti dei progettisti, cui gli investitori chiedono di lavorare in funzione di ambiente e sostenibilità. Non stupisce dunque ad esempio che i vertici di Mercedes abbiano da tempo messo in discussione la futura presenza della Stella di Stoccarda nel campionato di Formula 1 a discapito di un pesante e duraturo impegno in Formula E.

Formula E e sponsor

Se quello che abbiamo appena visto, ovvero il punto di vista dei costruttori, non sorprende, ciò che impressiona è l’imponente attenzione che sponsor e aziende pronte ad investire stanno mettendo nei confronti della Formula E. Ed è questo, se vogliamo, il vero segnale dell’eccellente stato di forma di questo campionato.

Per chi vuole diventare sponsor della Formula E, come abbiamo già visto sulle pagine di questo blog, le ragioni sono molteplici: dalla sostenibilità ambientale alla possibilità di raggiungere i fan direttamente nel centro delle città dove si corre, dall’internazionalità del Campionato alla possibilità di interagire con costruttori e sponsor di primissima fascia.

È un segnale che lascia ben sperare per il futuro di questa serie, ma che -sopratutto- deve portare a considerazioni di ordine generale sul ruolo e sul domani della sponsorizzazione sportiva e del marketing sportivo.

Sponsorizzazioni, Formula E e stato dell’arte dell’industria

La capillarità e la frequenza della richiesta di sponsorizzazioni in Formula E infatti offre all’industria della sponsorship un segnale importante che non può essere ignorato.

Molte volte, negli ultimi anni, si è sentito parlare di “crisi del settore”, di “diminuzione delle risorse” e di una generale sfiducia da parte delle aziende nei confronti dello sport.

L’esempio della Formula E, ma se ne potrebbero fare altri, mostra in realtà con chiarezza che laddove la proposta, i valori, l’orizzonte futuro e i soggetti coinvolti sono validi, allora è possibile trovare l’attenzione e le risorse delle imprese.

Anche nel caso delle sponsorizzazioni sportive, in sostanza, è vero quanto si è detto poco sopra per quello che riguarda i costruttori dell’automotive. Se di esercizi di marketing si tratta, allora sarà necessario che questi contengano gli ingredienti e i sistemi valoriali capaci di traghettare i marchi (e i clienti) verso il futuro. Pretendere, in un mondo in cui le aziende hanno centinaia di strategie di comunicazione a disposizione, di trovare denari per la sponsorship senza potere offrire un contraltare all’altezza del mercato attuale è poco credibile. Come a dire: se il cliente, l’attenzione pubblica e il mercato sono cambiati, allora dovranno cambiare anche le ragioni e le metodologie che sottendono la sponsorizzazione.

Si apre un capitolo che potrebbe prendere pagine su pagine, se si volessero investigare tutte le possibili sfaccettature. Tuttavia, non è questa la sede per lunghe discussioni teoriche e concettuali. Bastino un paio di riflessioni a titolo di esempio.

Un tempo la visibilità, specie quella televisiva, era il fulcro di qualsiasi buon programma di sponsorizzazione. Più l’esposizione di un marchio era importante, più alto il tempo on-screen, maggiore la visibilità del brand e quindi maggiore la soddisfazione e il ritorno dell’azienda sponsor.  È evidente a chi si occupa di queste faccende che la situazione è radicalmente cambiata al giorno d’oggi. Certo, la visibilità rimane importante, ma il grande affollamento visivo, mediatico e commerciale che “inquina” il viewing time dei clienti e dei consumatori ha modificato le logiche della sponsorizzazione. Dove un tempo c’erano dieci canali televisivi ora ve ne sono mille. Dove un tempo c’era un quotidiano sportivo, ora ci sono migliaia di magazine e testate specialistiche super frammentate. Il tutto per non menzionare il ruolo di internet.

La visibilità, in tempi odierni per la sponsorizzazione sportiva, è stata sostituita con la necessità per i marchi di essere associati a discipline, cause ed eventi con i quali si condividono valori e sguardo sul futuro, e su cui costruire una comunicazione omogenea ed efficace.

In tempi in cui le aziende sono -correttamente- sotto pressione da parte dei consumatori e delle associazioni di categoria per abbracciare temi positivi quali la sostenibilità, l’eguaglianza e il rispetto, è fondamentale che anche le logiche di sponsorship si muovano per adattarsi.

Sponsorizzazione e Formula E: l’elettrico e il nuovo modo di comunicare

Facendo un passo indietro, e ritornando al campionato a quattro ruote elettrico, è evidente che le aziende siano ora interessate ad alcuni nodi fondamentali per qualsiasi strategia di comunicazione: la necessità di potere legarsi a temi di sostenibilità ambientale, la necessità di collegarsi a discipline tecnologicamente molto avanzate, la necessità di potere comunicare in maniera globale su più mercati contemporaneamente ed infine la necessità di avere numerosi interlocutori di primissima fascia come le grandi industrie dell’auto e i grandi marchi (e consumatori) che esse portano con sé.

Paradossalmente, e questo è forse il punto che colpisce maggiormente, il traino commerciale e di business che questi campionato sta avendo è persino superiore alla sua forza come disciplina sportiva. Certo, la Formula E è in grandissima crescita, ma sarebbe errato dire che ha già sportivamente soppiantato serie più storiche quali la F1 e le altre grandi corse a motore nel cuore degli appassionati.

Questo è un altro punto assai interessante per chi si occupa di marketing sportivo. Forse per la prima volta nella storia dell’industria della sponsorship stiamo assistendo ad una disciplina la cui potenza commerciale e di comunicazione aziendale ha superato l’importanza e l’interesse sportivo. Come a dire: prima ancora che un grande sport, la Formula E è una grande opportunità di comunicazione e di networking per tutti i suoi interlocutori, interni ed esterni.

I costi della sponsorizzazione in Formula E

Come è evidente ormai da queste premesse, i costi della sponsorizzazione in Formula E sono quelli che ci si può attendere quando ci si siede a tavoli prestigiosi. Sebbene non siano ancora ai livelli della Formula 1, i pacchetti di sponsorship in Formula E hanno superato abbondantemente quelli della MotoGP e di numerosi sport a motore e non.

Senza volere dare numeri precisi, possiamo dire che i pacchetti d’ingresso per una sponsorship in Formula E si assestano intorno ai 300-400.000 € all’anno. Cifre che sono destinate a salire sino a diversi milioni di euro nel momento in cui si richiedono ospitalità, esteso supporto di comunicazione, esposizione del marchio di grande dimensione e via discorrendo.

Sono cifre che, come detto, permettono non solo di dotarsi di straordinari asset di comunicazione, ma sopratutto di diventare partner di straordinari gruppi quali Audi, Porsche, BMW e via dicendo, in grado a loro volta di fornire introduzioni commerciali a marchi di pari prestigio. È sufficiente vedere un outlook degli sponsor delle squadre per comprendere il livello dei brand in gioco.

Per qualsiasi informazione o richiesta sulla sponsorizzazione in Formula E e negli altri principali campionati del motorsport, potete sempre contattarci a info@rtrsports.com oppure attraverso il nostro sito rtrsports.com

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Emanuele Venturoli
Emanuele Venturoli
Laureato in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica all'Università di Bologna, è da sempre appassionato di marketing, design e sport.
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