In Calcio, Formula 1, Marketing Sportivo, MotoGP, Sponsorizzazioni Sportive

L’impatto degli sponsor nelle attività sportive innegabilmente condiziona le scelte dei luoghi e la pianificazione degli avvenimenti; il marketing, giustamente, fa parte delle operazioni che prevedono investimenti e successivamente ritorni in termini di immagine e capitali. Interessa a tutti, ovviamente, avere a disposizione sponsor interessati e appassionati in quanto la disponibilità di mezzi consente di ottenere migliori risultati e vincere, fine ultimo dello sportivo agonista.

Prendiamo ad esempio la Formula1, senza dubbio uno tra gli sport più costosi, dove lo sviluppo della macchina, l’aerodinamica, insieme ai motori e a tutti gli altri componenti del mezzo, risultano essere determinanti ai fini della vittoria e della competitività del team. Anche il più capace tra i piloti, senza una macchina competitiva non vincerebbe mai. Per mettere a punto una macchina competitiva in Formula1 servono fior di sponsor che intendono investire somme di denaro molto elevate ed è naturale, poi, che le aziende che sostengono costi così elevati possano avanzare delle richieste che mirano ad agevolare il loro marchio con azioni di marketing, eventi, luoghi, date consigliate e spinte dagli interessi che ruotano appunto intorno all’avvenimento sponsorizzato.

Così assistiamo ad esempio al cambiamento degli orari, adesso sono sempre di più i gran premi che si svolgono in orario notturno con i circuiti illuminati a giorno per permetterne la trasmissione in diretta in tutto il mondo, soprattutto in orari utili e comodi per le aziende sponsor, che, considerati tutti i fusi orari, in questo modo vengono seguite nei luoghi di loro interesse. Occasione da prendere al volo per un’azienda che vuole affermarsi in un nuovo mercato e in questo periodo molti marchi vanno alla conquista di Asia e America Meridionale, mercati considerati quasi vergini per molte aziende e anche molto grandi, il farsi vedere e mettersi in luce attraverso una gara di livello mondiale, trasmessa in tutto il mondo dai network specializzati implica, tuttavia, l’organizzazione dell’evento, anche se non previsto nel calendario normale; quindi oggi assistiamo al Gran Premio di Cina, fino a pochi anni fa addirittura impensabile e impossibile da organizzare, vinto da Alonso su Ferrari; il Gran Premio del Bahrain, vinto dal campione del mondo Vettel su Red Bull, vedremo a settembre il Gran Premio di Corea del Sud poi Singapore e, dopo il Giappone, potremo assistere ai GP di India e Abu Dhabi.

I nuovi mercati emergenti hanno preso il posto a circuiti storici in Europa e non solo. I 107 punti in classifica generale di Vettel su Red Bull, gli 86 di Raikkonen su Lotus e i 78 del ferrarista Alonso non sono certo dovuti al caso; elevati budget messi a disposizione dagli sponsor per il campionato 2013, hanno consentito la messa a punto di mezzi altamente competitivi e vincenti.
Anche il motomondiale del resto ha subito modifiche per andare incontro agli sponsor e ai loro interessi, nel calendario 2013 della MotoGP, la classe regina ex 500, vediamo il nome dello sponsor inserito all’interno dell’evento: Commercial Bank of Qatar, Red Bull Grand Prix of America, Gran premio Bwin di Spagna, il Monster Energy di Francia, il Gran Premio d’Italia TIM per parlare di quelli già effettuati, ma tutti quest’anno nel loro titolo recano il nome dello sponsor principale e i vincitori non a caso sono stati Lorenzo su Yamaha, Marquez su Honda, Pedrosa sempre su Honda e ancora Lorenzo nell’ultimo gran premio disputatosi in Italia al Mugello. Vediamo Yamaha e Honda al vertice delle classifiche, le moto con i mezzi a disposizione più elevati e coi migliori tecnici e ingegneri a lavorare all’interno del team.

Del resto già anche il calcio si era già internazionalizzato disputando eventi importanti in paesi insoliti e diversi rispetto al passato; campionato del mondo per nazioni in Corea, finale del mondiale per club in Giappone; forse sarà perché lo sponsor ufficiale della manifestazione è la Toyota, marchio giapponese; il prossimo anno per le finali mondiali per club si è candidato il Marocco, ancora un luogo nuovo e diverso dalla tradizione, un nuovo mercato sta bussando alle porte.

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Riccardo Tafà
Riccardo Tafà
Managing Director di RTR Sports, Riccardo si è laurea in giurisprudenza all'Università di Bologna. Inizia la sua carriera a Londra nelle relazioni pubbliche, poi si sposta nel settore delle due e quattro ruote. Si trasferisce brevemente a Monaco prima di tornare in Italia. Lì fonda RTR, prima una società di consulenza e poi un'azienda di marketing sportivo che, alla fine, trova una nuova e definitiva sede a Londra.
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