Sebastian Coe è un nome noto nel panorama dell’atletica internazionale. Olimpionico nei 1500 metri piani a Mosca 1980 e Los Angeles 1984, è stato protagonista di una carriera luminosa, caratterizzata non solo dai record (ben otto nel mezzo fondo, con quattro medaglie olimpiche in bacheca), ma anche da un’attività politica lungimirante che nel 2006 gli valse l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine dell’Impero Britannico.
Negli ultimi anni Coe ha ricoperto altri incarichi di una certa caratura, tra cui un brillante ruolo direttivo nel Comitato Organizzatore di Londra 2012. Ora, l’investitura di ambasciatore per il celeberrimo brand Nike, quale volto internazionale rappresentativo del progetto “Designed To Move”, iniziativa mondiale del colosso sportswear americano per fermare la peggiore epidemia dei nostri giorni a livello globale: l’inattività.
Designed To Move è un progetto guidato da Nike in partnership con più di 70 organizzazioni già attive sul tema della sensibilizzazione all’attività fisica. L’obiettivo dichiarato è quello di collaborare con le entità più importanti nel “creare” un mondo nuovo, in cui l’attività fisica, praticata a livello di semplice esercizio oppure di sport agonistici, sia riconosciuta e parte integrante (e divertente) della vita di ogni persona.
“Non vedo l’ora di entrare a far parte del team Nike, – ha affermato Sebastian Coe – per lavorare a questo nuovo ruolo con un brand così importante, prendendo parte ad un disegno lungimirante che vuole indirizzare le generazioni future ad essere più attive”.
L’ex atleta britannico è un volto già noto per il marchio americano, che aveva affiancato la propria brand image al suo nome negli anni ’80, quando Coe vinse due ori e altrettanti argenti olimpici indossando scarpe Nike. “La determinazione di Sebastian, – ha inoltre chiosato Mark Parker, Presidente e CEO della multinazionale di Beaverton – la sua sete di vittoria e le passate, straordinarie performance come atleta ci hanno sempre ispirato. Comprendiamo il significato della sua vasta esperienza e del suo impegno nel mondo sportivo come runner ma anche come dirigente e non vediamo l’ora di lavorare a stretto contatto per questo nuovo ambizioso progetto”.
Un report recentemente pubblicato ha evidenziato dati impietosi: le generazioni di bambini di oggi hanno un’aspettativa di vita peggiore rispetto a quella dei propri genitori. Questo per il progressivo allontanamento dell’attività fisica dal focus quotidiano di ciascuno. Se questo trend non verrà immediatamente invertito, ne 2030 quasi un miliardo di persone saranno completamente inattive, con una spesa esorbitante in termini di sanità pubblica.
Non c’è più tempo da perdere, noi tutti siamo costruiti per stare in movimento. Designed to move, appunto.
By Marco Lorenzi - RTR Sports Marketing Contributor Nelle foto: Sebastian Coe oggi e ieri Pictures from the web
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