In Marketing Sportivo, MotoGP, Sponsorizzazioni Sportive

Dopo aver deciso di sponsorizzare uno sport, ad esempio la MotoGP, ed aver ottenuto informazioni di ogni genere da squadre, manager o direttamente dall’organizzatore, ci si trova spesso ad un bivio: decidere se è meglio sponsorizzare un team o un pilota.

Di seguito una semplice lista di plus e minus che, in base alle vostre esigenze specifiche, vi condurranno nella scelta più opportuna. Ovviamente non è esaustiva e offre soltanto alcuni spunti, quindi se vi trovate nella necessità di approfondire contattateci pure all’indirizzo info@rtrsports.com

Sponsorizzare una Squadra MotoGP

Iniziamo con il dire che sponsorizzare un Team (specialmente una squadra ufficiale) potrebbe darvi l’opportunità di fare business con l’azienda di cui la squadra è emanazione diretta: Honda, Yamaha, Ducati, Suzuki e via discorrendo sono grandissime aziende (oltre che grandi squadre) che potrebbero diventare vostri clienti e a cui offrire i vostri prodotti o servizi. In secondo luogo, e sempre in tema di Business 2 Business, la squadra può anche fare delle introduzioni tra i vari partner. Se il fine è la fidelizzazione del cliente, quale miglior strumento che aiutare il partner a fare affari con gli altri sponsor?

La squadra dispone poi di strutture, come il museo aziendale o il reparto corse, che possono essere utilizzate dagli sponsor in attività di PR, per lanci di prodotti e altro ancora.

Prendendo in considerazione anche la pista e l’hospitality, i pass ed il servizio sono erogati dal team verso il cliente e sono sempre parte del pacchetto di sponsorizzazione. Insomma: se siete alla ricerca di uno strumento per offrire ai vostri ospiti e ai vostri migliori clienti indimenticabili weekend di gara, sponsorizzare un team potrebbe essere la strada giusta.

Inoltre, i piloti possono cambiare casacca, avere un anno no o infortunarsi. Al contrario, le squadre possiedono maggiore solidità e stabilità e consentono la possibilità di pianificare a lungo termine le attività di implementazione della sponsorizzazione, inutile dire che i team dispongono della maggior parte degli spazi su moto e tute.

Sponsorizzare un pilota MotoGP

A leggere queste prime righe sembrerebbe sempre più conveniente optare per la sponsorizzazione della squadra, ma non è sempre così.

Se infatti introduciamo la variable del tempo a disposizione per creare una relazione fra brand e target di riferimento, l’uomo con la sua personalità e la sua voce danno risultati in tempi più brevi.

È intuibile che ci si affezioni più velocemente ad una persona che ad un oggetto, anche se questo esibisce marchi quali Ducati, Honda o Yamaha. Dal canto suo l’uomo può fungere da acceleratore ma non ha le strutture, non ha a disposizione che pochi pass, non ha quegli strumenti che tanto possono essere utili in certi momenti. Dalla sua però ha la disponibilità, il carisma, la fama che i tifosi gli riconoscono: in pista gli ospiti provano a fare una foto con i piloti, e i protagonisti, accontentandosi delle moto unicamente quando questi non sono disponibili.

Introduciamo adesso la variabile budget. Se disponete di cifre consistenti potete, sponsorizzando la squadra, utilizzare l’immagine sportiva del pilota e il pilota stesso per qualche giorno. Il pilota si dovrà presentare indossando la divisa della squadra ma questo non è un limite e voi lo potrete comunicare come volete. L’unica eccezione a questa regola è quella del personal endorsement (in cui si può dire ad esempio “Valentino Rossi usa e vince con questo brand”). Per il personal endorsement avete sempre bisogno di un contratto diretto con il pilota .

In alcuni casi lo sponsor oltre a finanziare la squadra decide di accordarsi anche con il pilota. Queste operazioni sono abbastanza comuni e ricordo personalmente delle bellissime attività di Fastweb con Valentino (utilizzato in TV nei celebri spot con Paolo Cevoli) e con il marchio che appariva anche sulle Yamaha del 9 volte campione del mondo. Ricordo anche campagne di Gas con Marquez utilizzato come modello e anche partner per l’abbigliamento del team HRC con tanto di esposizione del marchio.

Se siete nella fortunata posizione di poter attivare entrambe le opzioni tanto meglio, altrimenti partite dal budget e dalle vostre necessità di hospitality e da lì trovate le soluzioni che vi possono dare i migliori risultati.

Un uso attento dei pass del VIP Village (altro strumento sempre prezioso e che approfondiamo nel nostro Learning Center) potrebbe essere una buona maniera per sponsorizzare un pilota cercando però di amplificare le vostre operazioni di hospitality, magari organizzando un meet and greet del vostro pilota.

Se avete delle curiosità su come ottimizzare il budget della sponsorizzazione e su come investire al meglio le vostre risorse contattateci su info@rtrsports.com .

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Riccardo Tafà
Riccardo Tafà
Managing Director di RTR Sports, Riccardo si è laurea in giurisprudenza all'Università di Bologna. Inizia la sua carriera a Londra nelle relazioni pubbliche, poi si sposta nel settore delle due e quattro ruote. Si trasferisce brevemente a Monaco prima di tornare in Italia. Lì fonda RTR, prima una società di consulenza e poi un'azienda di marketing sportivo che, alla fine, trova una nuova e definitiva sede a Londra.
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