In Marketing Sportivo, MotoGP

Ci sono due aspetti da tenere fondamentalmente in considerazione questo weekend. C’è quello emotivo, fatto di sensazioni, di ricordi e di pelle abbronzata. Poi c’è quello numerico, fatto di matematica, di punti e di strategia. Questi due aspetti, egualmente importanti, si condensano come rugiada al mattino nella gara del Mugello, in programma questa domenica.

Dal lato emotivo, questa non è una pista come le altre e questo non è un Paese come gli altri. Qui, e tutti lo sanno, c’è un’atmosfera che non esiste al mondo, su nessun altro circuito, Assen compreso. La gente, i prati pieni, le colline della Toscana e il fatto che sia una pista “storica” per tutti, fanno sì che nessuno venga qui completamente sereno o non ansioso di dimostrare qualcosa in particolare.

Lo si è visto già dalle interviste di ieri, in conferenza stampa, dove persino Dovizioso, solitamente prudente, ha menzionato il podio. Pedrosa ha detto che la pioggia non gli fa paura, Marquez ha detto che è un tracciato straordinario, Lorenzo ha detto che vuole vincere. Valentino, oramai divenuto il grande saggio di questo gruppo di ragazzini matti, ha semplicemente detto che questa gente, la sua gente, merita di più. Perchè lo sa che fin dall’alba di domenica, ancora una volta, l’erba dell’Appennino sarà coperta da bin attesa dell’ennesima, grande magia.

Poi ci sono i numeri. Che dicono che la coppia Yamaha dovrà iniziare a togliere qualche coniglio dal cilindro per non dare troppo vantaggio a Marquez e Pedrosa. Al Mugello un buon risultato sarebbe più che importante, fondamentale, per dare una piega ad una stagione che ad oggi vede la HRC decisamente superiore alla casa dei tre diapason.

Sulla brutta prestazione in Francia, persino Rossi, uno che certo non si nasconde dietro ad un dito, taglia corto: “Yamaha non c’entra niente. Era un problema di appannamento del casco, c’erano momenti in cui non vedevo davvero niente perchè non avevo aria dentro la visiera e fuori le temperature erano bassissime. Abbiamo lavorato molto con AGV per risolvere il problema”.

Per almeno sei piloti questo Mugello sarà una cartina di tornasole fondamentale per il proseguio dell’anno. Chiamiamolo, se vi piace, punto di svolta. Lorenzo, Marquez, Pedrosa, Rossi, Dovizioso e Crutchlow sanno bene di avere ancora qualcosa da dimostrare e qualcosa da comunicare al resto del paddock, facendo vedere di essere pronti.

Intanto, mentre si scrive, sono cominciate le prove libere del mattino del venerdì. La striscia di asfalto fra i boschi toscani è già una saponetta, resa viscida e scura dalla pioggia che continua a cadere imperterrita. Honda e Yamaha sono già là davanti, anche se le giostre sono cominciate da poco.

Vado anche io, la pista più bella del mondo merita di non essere vista dietro lo schermo di un computer.

By Emanuele Venturoli - RTR Sports Marketing
In the pictures: Rossi, Lorenzo, Marquez
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Emanuele Venturoli
Emanuele Venturoli
Laureato in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica all'Università di Bologna, è da sempre appassionato di marketing, design e sport.
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