In MotoGP

valentino_rossi_jerezDice Jorge Lorenzo al termine del Gran Premio di Spagna che se le gomme Michelin fossero state di buona fattura egli avrebbe potuto vincere la tappa di Jerez con buon margine sul secondo.

Le recriminazioni del Campione del Mondo in carica arrivano come una nota stonata al termine di un weekend largamente dominato dalla parte “sbagliata” del garage Yamaha: per una volta a vestirsi da Martillo è stato proprio quel Valentino Rossi che, dopo una buona sessione di prove libere, ha poi infilato pole position, giro veloce e vittoria di assoluto dominio. Insomma, una vittoria alla Lorenzo.

Fra i tre sul podio, e non è da sottovalutare, scintilla argenteo un gelo polare: nessuno si guarda, nessuno si saluta, nessuno si stringe la mano e i tempi delle feste con selfie e champagne fra compagnoni sembrano abbondantemente dimenticate. I tre non si vanno a genio, nè ora nè mai più, e questo è chiaro quanto la soddisfazione del pilota di Tavullia nel festeggiare una vittoria riportata proprio a casa dei due rivali, su una pista che da quasi una decina d’anni mal gli arride.

Rossi e la sua gara

Quella di Rossi è gara atipica e brillante, di puro dominio e gestione: per Marquez e Lorenzo non restano che gli spicci di una rimonta impossibile da raccogliere. Lo stesso Marquez, con onestà, ammetterà al termine quello che era evidente ai più, ovvero che gomme o non gomme, ieri a Jerez con Rossi in pista non ce ne era per nessuno. Il dominio del 46 addolcisce quella che in realtà, ed a dover di cronaca, non è stata certamente una delle gare più divertenti e spettacolari degli ultimi tempi: con i tre assi in posizione fissa per tutta la durata della tenzone c’è stato poco anche nelle retrovie, con un Pedrosa quarto davanti alle Suzuki e una prova opaca (eufemismo) del duo Ducati.

A Dovizioso tocca in sorte la solita dose di rogna domenicale: con la Desmo a sputacchiare acqua e liquidi dalla pompa come un ragazzino con il raffreddore, all’uomo di Forlimpopoli non resta che parcheggiare in garage e fare gli scongiuri per la tappa francese. Ma se Atene piange, Sparta certo non ride e pure a Iannone il weekend spagnolo dice male, con una bruttissima partenza che ne forza una rimonta terminata poi al settimo posto.

Concludendo

Per il resto, in generale, Jerez conferma quelle che sono le idee già abbastanza chiare su questa stagione di MotoGP 2016: le Suzuki vanno più che discretamente, la LCR di Crutchlow continua ad avere problemi con la configurazione 2016 e le Michelin, Smith e il più grande degli Espargaro non possiedono un mezzo competitivo, Laverty è un bel pilotino e Miller, Rabat e Redding continuano a faticare con una categoria che probabilmente non gli appartiene.

Tensioni personali a parte, i tre là in cima continuano a fare un altro mestiere: la lotta per il titolo è loro e probabilmente saranno tutti e tre a contendersi lo scettro finale, capitalizzando su weekend di grazia o piccoli inciampi altrui.

Nel frattempo, per i nostri colori, ieri a Jerez è stata davvero una giornata eccezionale in terra spagnola. Proprio un bel regalo, per la festa della Liberazione.

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Emanuele Venturoli
Emanuele Venturoli
Laureato in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica all'Università di Bologna, è da sempre appassionato di marketing, design e sport.
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  • Gabriele Dionigi
    Reply

    a ROSSI la michelin ha fornito gomme speciali come faceva anni addietro,altrimenti non vi era motivo che venissero coperte ovvero non visibili,perchè?

  • Gabriele Dionigi
    Reply

    VITTORIA TRUFFALDINA GOMME BUONE SOLO A ROSSI,AGLI ALTRI GLI SCARTI

  • Giuseppe Iero
    Reply

    Ma perché non ti stai zitto idiota e cretino vai vederti una partita a bocce che di moto sicuramente non capisci un tubo non ti rendi conto delle cazzate che spari..il trattamento e uguale per tutti non potrebbe mai esistere una cosa del genere….semmai esistesse questa stronzata che hai detto sarebbero stati favoriti gli spagnoli visto che i migliori sponsor e il circus e a gestione spagn

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andrea_iannone
dovizioso confermato in Ducati