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MotoGP 2017 e Valentino Rossi: l’ultima sfida?

Per la MotoGP, Gennaio è il mese del letargo impaziente e del sonno agitato. È il mese del silenzio forzato non dal riposo, ma dal lavoro frenetico e dagli ultimi dettagli. È il mese delle domande che, inevitabilmente, occorre porsi e delle risposte che, inesorabilmente, devono attendere.

È uno sport strano, quello di queste due ruote che tanto amiamo: le sorti dei nove mesi di competizione che ci attendono vengono in larga parte giocate lontano dalle piste, dalle tribune gonfie di pubblico e dalle telecronache adrenaliniche della domenica. Vengono giocate in officine, laboratori, fabbriche e studi di progettazione sparsi fra Bologna, Minato, Shizuoka e Mattighofen. Paradossalmente, in queste ore, ingegneri e progettisti stanno già mettendo una corposa ipoteca sul titolo mondiale che verrà consegnato a Valencia nel prossimo novembre.

MotoGP 2017 cosa succederà? 

È impossibile, fatte queste premesse e a pochi giorni dall’unveiling dei primi prototipi, offrire opinioni sensate sull’andamento del Campionato del Mondo 2017, sebbene la macchina del pronostico e del tirassegno sia già abbondantemente in moto ( Line Up MotoGP 2017 per saperne di più). È una speculazione ricca di “se” e di “vedremo”, che deve tenere conto delle molte variabili tecniche e di mercato, oltre che dei progressi tecnici e delle new entry di questa stagione che andrà a cominciare. Una domanda, tuttavia, spicca su tutte le altre: è l’ultima chance per Rossi per agguantare la decima corona? Su questo tema, il dibattito è aperto e alle diverse scuole di pensiero non mancano certo argomenti pro o a sfavore.

MotoGP 2017 Piloti e Moto

Certamente, le mosse di mercato sono per Rossi da mettere nella colonna dei positivi. Per Valentino, il passaggio di Lorenzo alla Ducati significa un nemico in meno nel garage e un piccolo svantaggio per il maiorchino al via del Campionato, che probabilmente dovrà ancora prender feeling con il nuovo mezzo. Certamente Lorenzo rimane uno degli avversari più temibili, ed un serio contender per il titolo, ma non è garibaldino affermare che in sella alla Ducati forse fa un po’ meno paura.

Contemporaneamente, il nuovo teammate di Rossi, Vinales, sarà chiamato alla prima prova seria della sua carriera. È fuor di discussione che, sebbene velocissimo, il giovane spagnolo dovrà affrontare un palcoscenico ed una pressione differente da quella a cui era abituato: inevitabilmente, le aspettative quando si guida una Yamaha ufficiale sono radicalmente diverse. In questa cornice, il confronto con Valentino sarà giocato su più piani -da quello motoristico a quello dell’impatto mediatico- e bisognerà vedere con che spirito Maverick si porrà al cospetto di uno dei più grandi piloti di sempre.

Rossi e Marquez 2017 sfida aperta…

Senza girarci troppo attorno, per Valentino la vera sfida sarà di nuovo -assai probabilmente- con Marquez e, a meno di una performance stratosferica delle Ducati, la sfida si giocherà ancora fra la Honda numero 93 e la Yamaha del pesarese. Lo scorso anno, il progresso tecnico mostrato dalla casa con l’ala durante la stagione aveva sorpreso più di un addetto ai lavori. Presentatisi in Qatar con una moto più che perfettibile, la sponda Honda dei costruttori giapponesi ha acuminato le sue armi nei mesi di competizione, regalando a Marquez il quinto titolo della sua carriera.

Iannone alla Suzuki, l’ingresso di KTM e le altre modifiche al lineup di questa MotoGP difficilmente saranno un fattore per le Honda e Yamaha Factory sul lungo periodo. Più probabile invece che Suzuki, LCR ed altri team satellite giochino ruoli importanti in alcuni weekend, sottraendo punti preziosi ai pesci grossi e scombinando un po’ le matematiche.

MotoGP 2017 regolamento

Dal punto di vista tecnico, e fatta eccezione per le pendici aerodinamiche che verranno severamente regolamentate, l’apparato normativo del Campionato non sarà troppo diverso dall’anno scorso. Michelin avrà un anno in più di esperienza sulle spalle e certamente si presenterà al via in Qatar con soluzioni ancor più solide e di comprovata performance, regalando meno incertezza a piloti e costruttori che non dovranno più “imparare” a guidare nuovi mezzi e non dovranno più improvvisare soluzioni tecniche su coperture poco conosciute.

In conclusione, è difficile dire se questo Rossi sia da mondiale, anche se al via le carte sono tutte in regola per l’ennesima stagione da protagonista. Come la storia recente insegna, sarà fondamentale accumulare punti, piuttosto che vittorie, giocando con l’aritmetica ed evitando di sacrificare con un DNF anche un quarto o un quinti posto. La costanza dovrà essere, ad opinione di chi scrive, la scelta numero uno non solo di Valentino, ma di tutti coloro che aspirano all’iride.

Una cosa però è certa: è difficile credere che questo 2017 sarà l’ultima sfida di Valentino. Al pesarese rimane un altro anno di contratto con Yamaha e, a meno di straordinarie eventualità, possiamo essere abbastanza certi che punterà al titolo anche in quella occasione. Perché è strano, se non impossibile, pensare ad un Rossi non in lizza per un Titolo mondiale.

Un altro giro, un altro regalo.

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Emanuele Venturoli
Emanuele Venturoli
Laureato in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica all'Università di Bologna, è da sempre appassionato di marketing, design e sport.
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