Come sempre sorprese e conferme in questo turno di campionato che ritrova una sua protagonista: l’Inter di Stramaccioni. Continua, tra le polemiche, la striscia positiva della capolista ma non voglio anticiparvi niente. Di seguito Top&Flop della giornata!
TOP FIVE
- L’Inter: e sono 7 vittorie di seguito. Stramaccioni come Herrera ma a impressionare è il modo in cui arriva. I nerazzurri, sotto la pioggia fitta di Bologna danno prova di grande solidità. Soffrono la buona partenza dei padroni di casa che sfiorano anche il vantaggio, poi prendono le misure all’avversario e alla prima occasione passano in vantaggio. Il centrocampo trova in Cambiasso un leader che da qualità e sostanza, così come Zanetti a 39 anni esce ancora dalla difesa palla al piede e testa alta. Palacio sorpresa offensiva al posto di Cassano, ripaga la fiducia con due assist. E Sabato prossimo c’è il Derby d’Italia…
- Di Natale: doppietta nella vittoriosa trasferta di Roma, con cucchiaio a domicilio nell’arena di Capitan Totti. Che altro aggiungere, per sottolineare la classe del folletto napoletano capace di segnare più di 150 gol in maglia bianconera? Intramontabile.
- Toni: non ha lo scatto di una volta, ma il fiuto del gol, beh quello non lo si perde mai se sei nato per buttarla in fondo al sacco. La rete del ko che da la vittoria ai Viola contro la Lazio è una delle cose più belle della Domenica: difende il pallone con il fisico e in una frazione di secondo si gira e uccella difensore e portiere biancocelesti. Letale.
- Il Cagliari: c’è chi lo dava già per spacciato e invece in casa della Samp arriva la terza vittoria consecutiva. Il cambio in panchina ha giovato ai sardi che grazie ad una solida difesa e ad un attacco cinico, si tolgono per il momento dalle sabbie mobili della zona retrocessione. Ahiò!
- El Shaarawy: il Milan è solo lui. Dei dieci punti della classifica rossonera, sette sono arrivati grazie ai suoi gol. Segna contro la squadra che lo ha cresciuto e regala un po’ di ossigeno ad Allegri, ma ha ragione Yepes: non è la vittoria della svolta.
FLOP FIVE
- La Roma: venti minuti di calcio spettacolo che neanche il Brasile del 70 poi il buio assoluto. L’Udinese ha il merito di crederci, i giallorossi il demerito di non avere un meccanismo difensivo. La retroguardia di ragazzini mostra tutti i suoi limiti e forse un totem più esperto come Burdisso potrebbe giovare. Zeman dovrà trovare equilibrio prima o poi, la pazienza dei tifosi non è infinita.
- Ciro Ferrara: a lui piace così. Parte fortissimo nelle prime giornate di campionato per poi crollare clamorosamente. Lo fece allenando la Juve, si sta ripetendo a Genova, sulla cui sponda blucerchiata incassa la quarta sconfitta di fila. Coincidenza? A Torino non finì la stagione, speriamo riporti a breve sui binari giusti una Doria che non vuole rivivere gli incubi della stagione 2010-2011.
- La classe arbitrale: giornata nera per i direttori di gara. Primo episodio a S. Siro, Abate è in fuorigioco quando crossa per il Faraone, ma l’apice si tocca a Catania e Firenze. Al Massimino prima viene annullato un gol regolarissimo agli etnei poi, beffa delle beffe, viene convalidato quello bianconero, viziato dalla partenza irregolare di Bentner. In riva all’Arno invece i biancocelesti recriminano per due espulsioni e per il gol di Mauri, assolutamente regolare. Ma tranquilli, la moviola non serve..
- La poca concretezza del Bologna: crisi vera. Difesa di burro e attacco che non segna, sebbene la manovra non sia delle peggiori, anzi. Contro l’Inter la prestazione è più che sufficiente ma come troppo spesso accade ultimamente, non basta. Per segnare punti occorre far gol e agli uomini di Pioli manca sempre l’ultimo atto, complice anche tanta sfortuna. Se poi ci metti che Antonsson è incollato al terreno e non riesce a saltare più di dieci cm, capisci perchè anche Ranocchia è capace di segnare. E Mercoledì si torna già in campo allo Juventus Stadium. Salvate il soldato Pioli.
- Siena: idem come sopra, senza patate. Dopo aver annullato la penalizzazione in classifica, la squadra toscana sembra essersi seduta. La vittoria manca dalla quarta giornata, se non altro contro una rivale diretta come il Bologna, ma i toscani sono ancora ultimissimi in classifica. Serse era il nome del più grande conquistatore persiano, speriamo che l’associazione porti fortuna a Cosmi.
By Alberto Malaguti - RTR Sports Marketing
Picture by batrax - Flickr
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