Più e meno del week end passato, in attesa del turno infrasettimanale!
Top Five:
- Quagliarella: la notte magica di Champions obbliga Carrera a schierarlo dal primo minuto. Lui ripaga la fiducia con due gol bellissimi che dedica, giustamente, a se stesso. Top player homemade.
- Lazio-Genoa: una bella partita, la inserisco fra i Top della giornata perchè esempio, se ancora ve ne fosse bisogno, di quanto sia bello questo sport. I padroni di casa cercavano la quarta vittoria di seguito, dominano per ottanta minuti e poi vengono puniti da Borriello, ex Roma peraltro. Quando si dice che il pallone è rotondo..
- Pellizzoli: un gradito ritorno del portiere classe 80 proveniente dal florido vivaio atalantino. Anni passati a cambiare maglia e a recuperare la forma dopo l’infortunio del caso, cercando di ritrovare la continuità che lo aveva portato alla convocazione in nazionale. A Bologna subentra a causa all’espulso Perin e para a freddo il rigore di Diamanti. Passano dieci minuti e salva su Gilardino. Se il Pescara conquista il primo punto di questa stagione, gran parte del merito è sua.
- Serse Cosmi: dopo la retrocessione della stagione scorsa ottenuta a testa alta allenando il Lecce, accetta la stimolante sfida di salvare un Siena che parte da -6. In quattro giornate 2 pareggi e la grande vittoria di ieri al Meazza. Atalanta 2.0??
- L’Udinese: ogni anno ci si aspetta il crollo dopo i miracoli delle ultime tre stagioni. Nel dubbio i friulani si sbarazzano del Milan grazie all’intramontabile capitan Di Natale e a colui che si annuncia come il nuovo colpaccio degli osservatori bianconeri, Mathias Ranégie.
Flop Five:
- Massimo Cellino: se nel 2012 succede ancora che si debbano rinviare partite perché un presidente va contro le imposizioni della questura e mette in discussione l’ordine pubblico, beh, smettiamo di chiederci perché facciamo figure da pagliacci in Europa.
- S.Siro: diciamo che vincere alla Scala del calcio, ultimamente, non è esattamente la presa della Bastiglia. Sortilegio, o semplicemente sfortuna? Fatto sta che dopo otto partite casalinghe nè Milan, nè Inter sono stati in grado di conquistare i tre punti. Terra di conquista
- Boateng: simbolo del Milan dopo gli addii di Ibra e Thiago Silva, ad oggi lo è stato solo in negativo. Prestazioni insufficienti nelle prime tre giornate, tocca il fondo nel pomeriggio di Udine entrando a partita in corso e rimediando due cartellini gialli evitabili lasciando i rossoneri in 9. Campione cercasi.
- La retroguardia interista: il primo gol del Siena, con la difesa neroazzurra schierata, la dice lunga su quanto Stramaccioni dovrà lavorare sui movimenti di contenimento. Peccato che si torni in campo già domani.
- Il Napoli di Mazzarri: niente di preoccupante sia chiaro, ma ad essere sinceri l’espulsione di Alvarez dopo novanta secondi di gioco fa pensare ad un pomeriggio in discesa per i partenopei. Non è così, il Catania si arrocca in difesa e Cavani & Co. non trovano la via del gol e lasciano sul campo 2 punti pesanti con la Juventus che non pare dar segni di cedimento.
By Alberto Malaguti - RTR Sports Marketing
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