Con ben 24 appuntamenti da marzo a dicembre, il calendario di Formula 1 2024 sarà il più lungo di sempre nella storia della massima serie dell’automobilismo. La stagione 2024 della F1 prenderà infatti il via fra le sabbie del Bahrain il 2 Marzo, per concludersi nella spettacolare cornice di Abu Dhabi l’8 Dicembre.
Regionalizzare il calendario F1 2024
Fra le principali mission dell’organizzatore durante la collocazione del 24 eventi c’è senza dubbio quella della sostenibilità (ecologica, ma anche economica e HR, vista la lunghezza della stagione). Ecco perchè il criterio applicato è quello della regionalità: creare grandi blocchi di gare vicine che consentano spostamenti rapidi e costi contenuti. Proprio per questo principio il Giappone viene spostato nella prima parte della stagione, con la gara di Suzuka il 7 Aprile, mentre il Gran Premio di Baku in Azerbaijan si posiziona subito dopo Monza per chiudere la tranche europea. Interessanti le tante -ma necessarie- triple-header, ovvero i tre weekend consecutivi, come quello di Spagna, Austria e Gran Bretagna o quello finale di Las Vegas, Lusail e Abu Dhabi.
Fa il suo ritorno in calendario anche la Cina, dopo 5 anni di assenza, che diventa così la settima gara del continente asiatico del calendario F1 2024; 6 sono quelle nelle Americhe e 10 quelle europee.
Il calendario di Formula 1 2024
- Marzo, 2 – Bahrain, Sakhir
- Marzo, 9 – Saudi Arabia, Jeddah
- Marzo, 24 – Australia, Melbourne
- Aprile, 7 – Japan, Suzuka
- Aprile, 21 – China, Shanghai
- Maggio, 5 – Miami, Miami
- Maggio, 19 – Emilia Romagna, Imola
- Maggio, 26 – Monaco, Monaco
- Giugno, 9 – Canada, Montreal
- Giugno, 23 – Spain, Barcellona
- Giugno, 30 – Austria, Spielberg
- Luglio, 7 – United Kingdom, Silverstone
- Luglio, 21 – Hungary, Budapest
- Luglio, 28 – Belgium, Spa-Francorchamps
- Agosto, 25 – Netherlands, Zandovoort
- Settembre, 1 – Italy, Monza
- Settembre, 9 – Azerbaijan, Baku
- Settembre, 22 – Singapore, Singapore
- Ottobre, 10 – USA, Austin
- Ottobre, 27 – Mexico, Mexico City
- Novembbre, 3 – Brazil, Sao Paulo
- Novembre, 23 – Las Vegas, Las Vegas
- Dicembre, 1 – Qatar, Lusail
- Dicembre, 8 – Abu Dhabi, Yas Marina
Sfide e opportunità
Le prime due gare di Bahrain e Arabia Saudita si correranno di Sabato anzichè di domenica per consentire la corretta celebrazione delle festività del Ramadan, che iniziano per il mondo islamico proprio Domenica 10 Marzo, all’indomani del Gran Premio di Jeddah (per consentire una logistica sicura, è stata anticipata anche la gara del Bahrain, prevista per il weekend precedente). È solo uno dei tanti segni della straordinaria internazionalizzazione del Circus e della rilevanza che la massima serie delle 4 ruote ha su un pubblico trasversale e sempre più ampio.
L’esplosione americana, dovuta a Drive to Survive ma non solo, impone a FIA e ai vari governing bodies di gestire con oculatezza la grande voglia di F1 che si registra nei territori a stelle e strisce ma in generale in tutto il Nord America. Messico, Canada e Stati Uniti contano 5 gare in totale: un numero imponente per un mercato in ampia crescita ma di cui è ancora difficile capire le possibili soglie di saturazione.
Per sponsor e marchi coinvolti nel campionato, il lunghissimo calendario F1 2024 è una ghiotta opportunità per garantirsi ancora più awareness e ulteriori possibilità di ingaggio. La progressiva riduzione della pausa invernale, ormai ridotta a neppure tre mesi di sosta, evita che lo sport perda notiziabilità e garantisce una copertura più estesa su tutto l’anno solare, favorendo ancora una volta investitori, partner e pubblico appassionato.
Di contro, un campionato di simili dimensioni è una sfida economica, ingegneristica, organizzativa ed umana di notevole entità e sarà interessante vedere come team, piloti e staff affronteranno una campagna di circa 10 mesi in cui le soste sono pochissime e la famosa pausa estiva è ridotta ormai a poco più di tre settimane.
Ambizioni e conferme
Al netto di tutto, è evidente che il calendario 2024 della Formula 1 è l’ennesima conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, dello stato di grazia del Campionato. Una stagione di tali dimensioni è possibile soltanto se sottesa da un solido entusiasmo generale e dalla certezza di un’organizzazione di prim’ordine ai quattro angoli del mondo. I tanti sold-out registrati dalla serie negli scorsi due anni sono il segno di uno sport in salute e che ancora può permettersi di crescere, incontrando tuttalpiù confini temporali, prima ancora che geografici. Se è vero che circuiti vecchi e nuovi vogliono la Formula 1, va detto che le settimane a disposizione sono poche e le esigenze logistiche stringenti. Ambizioni e possibilità sono al momento dosate sapientemente da Domenicali e dal suo staff che hanno fra le mani la seconda lega sportiva più prestigiosa del mondo in termini di reach e di popolarità.