In un triangolo un lato è di 7,8 cm, un secondo lato supera il primo di 2,4 cm e il terzo lato è i 3/4 del secondo. Calcola il perimetro del triangolo dato.
Problemi di geometria maledetta che mi hanno fatto perdere pomeriggi in casa a studiare senza mai trovare la soluzione giusta. Geometria che è alla base del basket moderno. Non sono impazzito, né voglio vincere il nobel per la matematica. Ma se ci pensiamo bene e ci allontaniamo da un concetto poetico Ilovethisgameiano di questo gioco, il basket non è altro che numeri, forme geometriche e spaziature da riempire con un criterio logico.
E’ proprio sulle spaziature e sugli angoli dove si sta attuando una vera e propria rivoluzione del gioco che sta partendo dall’oltreoceano e che senza dubbio arriverà anche da noi andando a confondere sempre più le sottili sfumature tra i diversi ruoli. Gli esempi più eclatanti sono i sistemi offensivi e difensivi di Miami e di New York.
PROLEMA N°1: Tutti parlano della crescita statistica esponenziale di Carmelo Anthony da 4 e del collaudato gioco “al gomito” di Lebron James che l’ha portato a dominare i playoff passati. In questi ruoli i Knicks e gli Heat stanno ridefinendo il concetto di spaziature, “allargando” il campo e mettendo di fronte la difesa ad una scelta: raddoppio la stella o la lascio in “single coverage”.
Mi spiego: ho il giocatore più forte molto vicino a canestro e sai che al 75% fa canestro. Sai anche però che almeno 3 dei suoi compagni quando tirano da 3 fanno canestro e la stella sa leggere gli angoli di passaggio per pescare di volta in volta il compagno: se lo raddoppiamo, rischi di lasciare libero uno dei tiratori.
TROVATEMI LA SOLUZIONE, se siete capaci.
PROBLEMA N°2: Sì perché il basket non è solo attacco e molti sottovalutano l’efficienza difensiva di due giocatori atletici come Lebron James e Carmelo Anthony. La premessa però è fondamentale quantomeno preoccupante: al giorno d’oggi ci sono meno di 10 giocatori in NBA capaci di giocare spalle a canestro. Duncan,Scola, Pekovic, Hibbert, Kaman, Griffin (in parte),i due Gasol, Randolph..direi stop. Di questi, solamente 2 o 3 sono bravi nel leggere i raddoppi e creare un vantaggio dall’ 1 vs 1,leggendo appunto gli angoli di passaggio.
Considerata questa premessa, sia Miami che New York stanno adottando un sistema difensivo non basato sulla tenuta dell’ 1 vs 1 ma su un riempimento dell’area sistematico che porta l’attacco a sentirsi pressato.
Anche qui cerco di essere più chiaro prendendo la difesa dei Knicks: ho il play che è a uomo sull’avversario e lo spinge in area verso il raddoppio. Di solito il raddoppio arriva dal lungo, che è più lento e quindi può avere un problema sul famoso “aiuto e recupero”. Ma se l’aiuto me lo fa Carmelo Anthony che è pur sempre 2.03 ma ha la velocità di una guardia, ecco che io attaccante sono ad un bivio: provo ad andare in effetti fino in fondo ma a quel punto lì sì che avrò il lungo avversario (Chandler) che mi stoppa, oppure appena mi raddoppiano scarico sull’altro esterno che sarà già marcato o da Anthony o dall’altro esterno sul lato forte, per cui non ho costruito nessun vantaggio? SOLUZIONE: PIANGO.
Fidatevi che è più semplice vedere queste azioni che cercare di spiegarle, l’invito è ovviamente quello di guardare una di queste due squadre: al momento i Knicks sono imbattuti, gli Heat ne hanno persa solo 1.. indovinate contro chi? I New York Knicks.
LA MATEMATICA NON E’ UN’OPINIONE.
By Ivan Belletti per "La giornata Tipo" - NBA Contributor for RTR Sports Marketing Nelle foto: LeBron James e Carmelo Anthony Pictures from the web
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