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Nike, il leader mondiale dell’abbigliamento sportivo, ha pubblicato i profitti di fine anno. I risultati? Straordinari grazie al basket

Per l’azienda dello Swoosh l’ultimo trimestre dell’anno 2016 è stato stellare: i profitti sono cresciuti del 7,3% e hanno sfiorato quota 842 Milioni di dollari, mentre il fatturato è salito a 8,18 Miliardi di dollari, con un’impennata del 6,4%.

Sponsorizzazione Nike: una cifra da record

Nell’anno che sta per terminare, la categoria Basket e il marchio Jordan hanno garantito a Nike più del 15% delle vendite complessive, segnando una importante inversione di tendenza rispetto agli anni precedenti

“Il basket è tornato, ed è tornato alla grande”, ha commentato il presidente Nike, Trevor Edwards in un incontro con i giornalisti. In particolare modo, per il successo della palla a spicchi nei conti dell’azienda dell’Oregon sono state assai importanti le uscite delle Jordan XXXI e delle Kobe A.D., la prima scarpa creata nel segno del Mamba dal suo ritiro.

Nel mercato americano, Nike ha dovuto una volta di più combattere la concorrenza del marchio Under Armour, ultimo astro dello sportswear a stelle e strisce che vede in Stephen Curry il suo endorser principale e primo asset di comunicazione. Tuttavia, nonostante una competizione serrata da parte di UA, Nike ha registrato un 3% di crescita negli Stati Uniti, il suo mercato principale.

Un buon segno per l’azienda che fu di Bowerman e Knight, ma sopratutto un buon segno per il mercato della pallacanestro, che pare avere ritrovato appeal fra un pubblico trasversale e rispolverato un po’ del vecchio fascino conosciuto negli anni 90.

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Emanuele Venturoli
Emanuele Venturoli
Laureato in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica all'Università di Bologna, è da sempre appassionato di marketing, design e sport.
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