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ferrer_rolandgarros2014Durante il primo turno di questa edizione del Roland Garros abbiamo visto lo spagnolo David Ferrer contro l’olandese Igor Sijsling. Il risultato, una vittoria comoda comoda in tre set dello spagnolo, non è però la notizia che ci interessa.

Poco prima di iniziare la partita, lo spagnolo è stato richiamato all’ordine da parte delle autorità parigine per un dettaglio sconosciuto alla maggior parte dei presenti, ma che è contro le regole e riguarda uno dei suoi sponsor .

Come da tradizione, Ferrer era vestito dal suo sponsor,  il marchio Lotto. Ma il problema non è stato questo. Oltre a Lotto, Ferrer è uno dei principali ambasciatori degli orologi Bovet , in questa folle corsa che è diventato il mondo del tennis (e lo sport in generale). Le grandi aziende degli orologi di lusso vogliono ottenere i migliori dai giocatori del circuito. E con questa pubblicità Ferrer ha avuto problemi .

Ferrer indossava appunto una t-shirt di marca Lotto dove si potevano chiaramente distinguere il logo Lotto ovviamente e due loghi Bovet su entrambe le maniche. Inoltre, il logo Bovet era presente anche nella parte anteriore della camicia, sul lato opposto a quello di Lotto. L’organizzazione ha richiamato immediatamente Ferrer dicendogli che con quell’abbigliamento non poteva giocare. Lo spagnolo (davvero ?) sorpreso , ha chiesto quale fosse il problema con quello che ha considerato un eccesso di zelo da parte dell’organizzazione. In realtà non è così. Il problema era l’altro logo Bovet sul davanti della camicia.

Nei primi mesi del 2013 l’ATP aveva cambiato le normative concernenti il ​​tema degli sponsor personali dei tennisti e della loro presentazione durante gli incontri. L’ ATP si impegnava a dare un po ‘ più di margine alla relazione tennista -sponsor , concedendo l’attivazione di un nuovo spazio per loro sui vestiti. Fino a quel momento, i giocatori potevano indossare solo due marchi, uno su ogni manica, (oltre a quello della firma che li vestiva). Ora , oltre ad aumentare la dimensione di questi spazi nella manica, al  giocatore è concessa la possibilità di aggiungere un terzo spazio per lo sponsor sulla parte anteriore della camicia. Tuttavia, l’ ATP si preoccupò molto di ribadire che queste nuove misure sarebbero state valide solo nei tornei ATP World Tour e non nei Grand Slam.

Uno sticker nero ha quindi coperto il logo di Bovet sulla parte anteriore affinchè i tennisti potessero giocare la partita , mentre la squadra di Ferrer portava via le altre magliette per cercare di nascondere il patch del logo Bovet.

Non è la prima volta che Ferrer vive questa esperienza. Aveva già sperimentato una situazione simile nello US Open del 2013, con lo stesso sponsor e lo stesso logo frontale. Anche in quel caso il logo venne coperto, ma staremmo ora qui a paralare di Bovet se non fosse stato per questo evento? Una miglior pubblicità sarebbe impossibile.

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Silvia Schweiger
Silvia Schweiger
Direttore Associato, Marketing Esecutivo e Commerciale di RTR Sports Marketing, una società di marketing sportivo con sede a Londra, specializzata in sport motoristici da oltre 25 anni.
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