In MotoGP

marc-marquez-2014

In un’inedita ora da aperitivo serale di un’altrettanta inedita domenica italiana (un poker di Papi, ma quando mai s’era visto?), Marc Marquez cala il proprio personalissimo tris di vittorie nel MotoMondiale: 75 punti in tre apparizioni, punteggio pieno e incetta di pole position, giri veloci, record polverizzati.

Storia inedita di una MotoGP come non si vedeva dai tempi di Agostini, manco a dirlo, un paragone che -al netto del talento e dei tempi che corrono- non fa più tanta paura. Inedita pure la pista, quella Termas de Rio Hondo, che finalmente dopo anni di Tilkiane cattedrali nel deserto e polipi del sudest asiatico fa vedere più d’un tratto impegnativo e un buon numero di posti in cui i piloti possono fare i piloti. Sempre sia lodato.

I Diari della Motocicletta

Giunti alla tappa numero tre, dicono che i “se” e i “ma” sono finiti: Marquez fa un altro campionato, a dispetto di tutto e tutti. Anche ieri, quando nè Lorenzo,Rossi,Pedrosa hanno sbagliato niente di niente. Anche ieri, in una pista talmente nuova che neppure la Bridgestone sapeva che gomme portare. A 21 anni appena, lo spagnolo impressiona non solo per risultati e consistenza, ma per la devastante capacità di gettare sul MotoMondiale un velo di onnipotenza ad oggi incontrastato e incontrastabile.

Gli altri, quelli che una domenica sì e una domenica no devono vedere recitare lo stesso copione della numero 93 che passa per prima sotto la bandiera a scacchi, lo hanno già capito da un pezzo: o succede l’impossibile o questo Campionato sarà già certamente finito a metà giugno. Lo hanno capito non solo in Qatar e in Texas, ma anche e sopratutto sabato, quando il Campione del Mondo buttava giù i tempi di un secondo al giro fino ad un incredibile 1’37:683. Ad essere lì, verrebbe voglia di buttar via il casco e andare a far la doccia a metà sessione.

Salire oggi sul carro del vincitore sarebbe sin troppo semplice: è evidente che sia per la qualità di guida espressa che per la dotazione tecnologica a disposizione non esistono contendenti. Guardare la MotoGP di Marquez oggi è come guardare il Real Madrid contro la Polisportiva San Lazzaro di Savena: il risultato non è neppure nella colonna delle variabili.

Quello che invece è interessante chiedersi, in questa domenica inedita, è se Marc saprà traghettare insieme a lui tutto il Motomondiale verso una nuova era e un rinnovato interesse globale o se, come accadde con Stoner, non si tratterà solo di un lampo, un baleno di tre/quattro anni che lascia attorno solo un mucchio di cenere bruciata. Il ragazzo, ora uomo, di Cervera, non è infatti il primo (nè sarà l’ultimo) atleta dal talento tanto smisurato da surclassare i suoi avversari: occorrerà vedere se avrà il carisma, la costanza e l’intelligenza per portarsi appresso tutto il carrozzone e dare a tutto il movimento nuova linfa e nuovi stimoli.

Ecco perchè i Diari della Motocicletta sono tutto fuorchè finiti. E perchè questa inedita domenica ha molti più valori di un semplice ordine d’arrivo.

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Emanuele Venturoli
Emanuele Venturoli
Laureato in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica all'Università di Bologna, è da sempre appassionato di marketing, design e sport.
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Mirco Lazzzari motogp formula 1 photo images - Mirco Lazzari l'arte di fotografare la MotoGP è un'esclusiva di RTR Sports Marketing
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