L’avvocato del diavolo: Perchè stare dalla parte di Hamilton
By Emanuele Venturoli| Posted December 4, 2016
| In Formula 1
By Emanuele Venturoli| Posted December 4, 2016
| In Formula 1
L’avvocato del diavolo: Perchè stare dalla parte di Hamilton
Lewis Hamilton
I primi della classe sono fastidiosi, c’è poco da fare, anche quando arrivano secondi. Quando ai primi della classe viene anche appiccicata l’etichetta del bambino prodigio addosso (non importa chi sia a farlo) provare empatia per loro è pressochè impossibile. Hamilton Lewis, l’enfant prodige ha due strade a quel punto che si dipianano davanti a lui: può assumere il low profile e limitarsi a fare bene quello che il talento debordante gli impone, quasi fosse un destino ineluttabile o può utilizzare il dono datogli per diventare anche qualcos’altro: un personaggio “larger than life” direbbero dall’altra parte dell’oceano. Il pilota della Mercedes F1, Non solo un genio della matematica, un’eccellente stilista, un visionario regista o un pilota vincente ma un’icona, un simbolo che trascende il campo in cui opera. Lewis Hamilton, il grande pilota di F1 ha imboccato la seconda strada e lo ha fatto alla sua maniera, accelerando, senza preoccuparsi troppo del fatto che quella strada è più pericolosa, con più curve e accidentata.
Il personaggio
Essere Lewis Hamilton ( se vuoi saperne di più Lewis Hamilton bio) significa rischiare come in pista anche davanti al microfono: significa dire cose impopolari, cose sbagliate, spavalderie che poi il revisionismo storico che arriverà post ritiro puntualmente trasformerà in “quote”, in citazioni buone per essere copiate e incollate sulle bacheche di Facebook o su qualunque diavoleria avremo tra dieci anni. Lo può testimoniare gente ritirata di recente: campioni come Kobe Bryant o Kevin Garnett mai teneri con gli avversari, spavaldi al limite dell’antipatia per chiunque non fosse dalla loro parte, almeno finchè non hanno detto basta, perchè lo sport si nutre di certi personaggi. Ne ha bisogno.
La Formula Uno di oggi non può prescindere da Lewis Hamilton anche se tra qualche anno forse sarà possibile il contrario. Un meraviglioso campione come Rosberg è paradossalmente più sostituibile in ottica mediatica. Verstappen può diventare un ottimo pilota e arrivare ad essere un campione come Rosberg ma non a creare quel buzz di cui la Formula Uno ha bisogno per richiamare l’attenzione anche di chi non riconosce “un pistone da una brugola” (giusto per citare gli 883, altri che sono in piena fase rivalutazione a colpi di link). Paradossalmente tra dieci anni potremmo avere il terzo Rosberg (visto che figli pare volerne ancora) e sarebbe accettato come la naturale conseguenza di un sistema che ha reso affascinante il nepotismo dopo essere riuscito a rendere affascinante quanto di più antitetico al concetto di velocità alla base delle corse: la sosta ai box.
Quell’oggi assolutamente fuori luogo “ha vinto dopo 18 anni”, rientra in una dialettica che, se è vero che porta con sè un cospicuo numero di nemici, finisce però anche per fruttare la stima dei sempre vigili estimatori del “dico quello che penso”.
Lewis Hamilton e Nico Rosberg
Nico Rosberg ha ricevuto un saluto in linea con il suo personaggio dal mondo sportivo e non ( leggi anche Nico Rosberg: se il campione se ne va). Un saluto misurato, elegante e veloce. Nessun eccesso nè da una parte nè da un altra. Nessuno si è strappato i capelli, nessuno ha gettato veleno sotto forma di tweet. Non c’è nulla di sbagliato in questo, intendiamoci, ma per l’essere umano Lewis Hamilton un commiato così sarebbe la più grossa sconfitta.
Poi c’è la pista e lì si entra nel campo dell’inevitabile necessità di utilizzare l’umana comprensione: Monza era colpa sua, Baku è stata forse una mossa per ricordarci la sua umana fallibilità ma la serie di rotture capitate (casualmente o no lo lascio ai complottisti decidere) solo e unicamente a lui porterebbero all’implosione anche il mite Felipe Massa (che comunque ci mancherà forse più di Rosberg come ti mancano quei personaggi secondari messi lì per farsi voler bene: Massa è Krilin portato su una monoposto).
Ecco una foto di Chris Brown con la tuta di Hamilton…ah, mi volete dire che non è un cantante R’n’B questo?
Lewis ora saluterà per le vacanze: ballerà al Capodanno di Rio con Rihanna o cambierà più colori di capelli di Cremonini periodo Lùnapop (questo articolo trasuda nostalgia anni 90) e poi tornerà. Quel giorno potrà bearsi di un nuovo regolamento che, almeno nelle intenzioni, dovrebbe aiutare lo spettacolo e quindi esaltare anche lui. Nel giorno in cui si certificava la vittoria del rivale ci siamo resi conto di quello che forse avevamo sempre sussurrato a bassa voce: la Formula Uno del futuro ha bisogno come il pane di lui, di Ricciardo e di Alonso. Gli altri, che ci piaccia o no, ad oggi assolutamente intercambiabili come pile stilo.
Clicca qui per saperne di più su come la sponsorizzazione può aiutare i marchi a crescere e prosperare nell'emozionante mondo del motorsport. Uno dei nostri sponsorship specialist ti contatterà in pochi minuti per una consulenza personalizzata per il tuo brand.
Emanuele Venturoli
Laureato in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica all'Università di Bologna, è da sempre appassionato di marketing, design e sport.
Categoria simile
La piattaforma online dove puoi scoprire le ultime tendenze, strategie e approfondimenti dall'entusiasmante mondo del marketing sportivo.
Quando Nico Hülkenberg è finalmente salito sul podio della F1 a Silverstone, ha messo fine a un’incredibile attesa di 239 gare, pari a 5.593 giorni dal suo debutto nel 2010.[...]
Il 9 luglio 2025 sarà ricordato come uno dei giorni più drammatici della Formula 1 moderna: La Red Bull Racing annunciò inaspettatamente che, dopo vent’anni di atti[...]
In un’epoca in cui è possibile arrivare ovunque con un clic, è forte la tentazione di rivolgersi direttamente a team e proprietà per progetti di sponsorizzazione.
Così facendo siamo convinti di accorciare la catena del valore, risparmiando tempo e denaro. Tuttavia questi metodi DYI sono tutt’altro che esenti da rischi e quello che inizialmente sembra essere un vantaggio competitivo si trasforma presto in un problema difficilmente risolvibile. Ecco perché ci sono le agenzie. Ed è per questo che dovresti affidarti a noi per le tue sponsorizzazioni.
Le attivazioni sono il cuore pulsante
Le attivazioni sono il vero cuore della sponsorizzazione sportiva. Senza di esse, rimane solo un’adesivo vuoto su una moto, una macchina o una divisa e nessun contatto con il pubblico, nessun legame emozionale, nessun impatto sulla bottom line. E allora come si fa? Di certo non saranno i team o gli atleti ad aiutarvi a sfruttare la sponsorship e a farvi godere dei tanti diritti di marketing che avete pagato. Per tirare fuori il meglio da un progetto di marketing sportivo vi serve un’agenzia che sappia utilizzare la sponsorship per coinvolgere la fanbase sul web, per arrivare nei Centri Commerciali, per organizzare hospitality, per sviluppare possibilità di B2B e B2C e per portare i “vostri” atleti di fronte a milioni di potenziali consumatori.
Le informazioni giuste, la scelta giusta
Lo sport è una passione immensa e per i nostri colori del cuore saremmo disposti a fare di tutto. Ma il business è un affare diverso ed è importante prendere le migliori decisioni strategiche possibili basandosi su ricerche indipendenti, statistiche e dati affidabili. Un’agenzia di marketing sportivo e di sponsorizzazioni sportive come RTR ha un quadro obiettivo e a 360° dello scenario ed è in grado di dirvi cosa è davvero meglio per voi: quale sport, quale atleta, quale squadra. Questo perchè siamo in possesso di un gran numero di dati e informazioni su ascolti, segmentazione e attitudini. Perchè i numeri non mentono. Mai.
Misurazioni obiettive per un ritorno certo
Andreste mai dal concessionario che vi ha venduto l’auto per chiedere se la macchina della concorrenza è migliore? No, ovviamente. Quindi, come pensate di ottenere misurazioni certe dell’efficacia della vostra sponsorizzazione se non vi affidate a qualcuno di super partes? Noi di RTR collaboriamo da sempre con agenzie terze indipendenti che ci permettono di conoscere il ritorno di ogni esposizione del vostro marchio in TV e sui media. Inoltre, crediamo nel calcolo del ROI come misura ultima del vostro successo: così sappiamo dirvi per ogni centesimo speso quanti ne state guadagnando.
Risparmiate tempo e denaro
Quando ci si avvicina per la prima volta ad una sponsorizzazione o a un progetto di marketing sportivo è difficile conoscere immediatamente quali siano gli interlocutori corretti, quale il flow decisionale e quali le giuste tempistiche per ogni processo. Lo sport è un ambito d’azione molto specialistico e inserirsi efficacemente nei suoi percorsi può richiedere un sacco di tempo e quindi di denaro. Noi invece conosciamo referenti e ambiti d’azione e sappiamo con chi parlare, quando e in che modo. Così anche voi siete più efficaci.
Sedetevi, rilassatevi, ci pensiamo noi
Da più di 30 anni ci occupiamo di sponsorizzazioni sportive e di marketing sportivo. Siamo consulenti, nel senso che il nostro obiettivo è quello di massimizzare il vostro investimento, ma siamo anche un’agenzia che gestisce il progetto dall’inizio alla fine. Lo facciamo dal 1995 con passione e professionalità, seguendo tre principi che sono diventati cardine della nostra attività: indipendenza, verticalità e trasparenza.
Vorrei porre in rilievo che tra le qualità di RTR c’è la sua grande abilità nell’approcciarsi strategicamente allo scenario delle sponsorizzazioni, connessa ad un modo di fare appassionato, una enorme volontà di risolvere i problemi, e una robusta professionalità.
Gianluca Degliesposti
Executive Director Server&Storage EMEA
Conosco e lavoro con Riccardo Tafà dal 1995, quando per la prima volta abbiamo collaborato insieme ad un progetto per il Team Williams di Formula 1. Da allora abbiamo sviluppato molti altri accordi. Dopo avere lasciato Williams per lavorare con Gerhard Berger alla scuderia Toro Rosso, mi sono rivolto nuovamente a Riccardo per trovare un fornitore di utensili per il team, e Riccardo ha risposto positivamente con un’introduzione ad USAG: la partnership fra USAG e Toro Rosso sarebbe poi durata ben cinque anni. Di recente ho assunto il ruolo di Group Commercial Director per la prestigiosa squadra Andretti Autosport e mi trovo nuovamente a lavorare con Riccardo su una quantità di interessanti progetti. Perchè dunque questa collaborazione dura da così tanto? È un uomo capace, conosce egregiamente il lato commerciale dello sport ed è onesto e affidabile. Riccardo Tafà è un uomo del fare, più che del parlare: in oltre 20 anni non ho mai avuto uno screzio con lui o con una delle aziende che mi ha presentato. Inoltre, ciascuna delle partnership ha generato un ROI notevole sia per lo sponsor che per la parte sportiva. Non riesco a pensare a nessuna migliore testimonianza di questa per descrivere il lavoro di Riccardo.
Jim Wright
Group Commercial Director
Da oltre 10 anni lavoriamo con RTR Sport, gli obiettivi e i programmi di collaborazione continuano a rinnovarsi e a crescere con grande soddisfazione da parte nostra. Personalmente considero RTR una squadra di grandi professionisti capitanata da Riccardo Tafà che considero abbia competenze eccezionali e una sviscerata passione per il proprio lavoro.
Lucio Cecchinello
Team Principal
Vorrei porre in rilievo che tra le qualità di RTR c’è la sua grande abilità nell’approcciarsi strategicamente allo scenario delle sponsorizzazioni, connessa ad un modo di fare appassionato, una enorme volontà di risolvere i problemi, e una robusta professionalità.
Gianluca Degliesposti
Executive Director Server&Storage EMEA
Conosco e lavoro con Riccardo Tafà dal 1995, quando per la prima volta abbiamo collaborato insieme ad un progetto per il Team Williams di Formula 1. Da allora abbiamo sviluppato molti altri accordi. Dopo avere lasciato Williams per lavorare con Gerhard Berger alla scuderia Toro Rosso, mi sono rivolto nuovamente a Riccardo per trovare un fornitore di utensili per il team, e Riccardo ha risposto positivamente con un’introduzione ad USAG: la partnership fra USAG e Toro Rosso sarebbe poi durata ben cinque anni. Di recente ho assunto il ruolo di Group Commercial Director per la prestigiosa squadra Andretti Autosport e mi trovo nuovamente a lavorare con Riccardo su una quantità di interessanti progetti. Perchè dunque questa collaborazione dura da così tanto? È un uomo capace, conosce egregiamente il lato commerciale dello sport ed è onesto e affidabile. Riccardo Tafà è un uomo del fare, più che del parlare: in oltre 20 anni non ho mai avuto uno screzio con lui o con una delle aziende che mi ha presentato. Inoltre, ciascuna delle partnership ha generato un ROI notevole sia per lo sponsor che per la parte sportiva. Non riesco a pensare a nessuna migliore testimonianza di questa per descrivere il lavoro di Riccardo.
Jim Wright
Group Commercial Director
Da oltre 10 anni lavoriamo con RTR Sport, gli obiettivi e i programmi di collaborazione continuano a rinnovarsi e a crescere con grande soddisfazione da parte nostra. Personalmente considero RTR una squadra di grandi professionisti capitanata da Riccardo Tafà che considero abbia competenze eccezionali e una sviscerata passione per il proprio lavoro.
Lucio Cecchinello
Team Principal
Vorrei porre in rilievo che tra le qualità di RTR c’è la sua grande abilità nell’approcciarsi strategicamente allo scenario delle sponsorizzazioni, connessa ad un modo di fare appassionato, una enorme volontà di risolvere i problemi, e una robusta professionalità.
Gianluca Degliesposti
Executive Director Server&Storage EMEA
Messaggi recenti
La piattaforma online in cui puoi scoprire le ultime tendenze, strategie e approfondimenti dall'entusiasmante mondo del marketing sportivo.
Il marketing nelle corse automobilistiche non si limita agli adesivi sulle auto. Si tratta di storie, velocità e strategia. Da Formula 1 alla MotoGP, da Le Mans alla IndyCar, gli sport[...]
Gli sponsor di Red Bull Racing: Un sistema vincente
Con una sequenza straordinaria di successi nelle ultime stagioni, Oracle Red Bull Racing si è affermata anche come una delle squadre[...]
Comunicazione e sport sono da sempre legati da un rapporto profondo e sinergico, fatto di emozioni, narrazioni potenti e connessioni autentiche con il pubblico. Nel mondo dello sports market[...]