MotoGP: Le pagelle del GP di Laguna Seca. Marquez, chi lo ferma? Bradl, attenti al tedesco
By Emanuele Venturoli| Posted July 22, 2013
| In MotoGP
By Emanuele Venturoli| Posted July 22, 2013
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MotoGP: Le pagelle del GP di Laguna Seca. Marquez, chi lo ferma? Bradl, attenti al tedesco
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Marquez, 9 1/2 Al “cabroncito” gli Stati Uniti piacciono eccome. Terzo successo stagionale, secondo di fila, secondo su piste americane, 16 punti di vantaggio su Pedrosa: i numeri fanno paura. Tuttavia quello che impressiona di più è il disarmante sorpasso su Rossi al cavatappi, fotocopia di quello che fu fra i Dottore e Stoner, poco importa se qui non ci aveva mai girato. Un passaggio di consegne, se ce n’è uno. Leader emotivo, matematico e di inerzia del Mondiale, ad oggi la MotoGP è lui. Non è da dieci solo perchè la partenza non è perfetta. Verso l’infinito.
Bradl, 9 Prima pole e primo podio MotoGP della sua carriera, un weekend non male per il tedesco che a Laguna va forte per davvero. Da Marquez paga probabilmente un po’ di talento e un po’ di pacchetto tecnico ma è in crescita e sta diventando un rider consistente. La sua Honda LCR perde qualcosina sul davanti con il serbatoio pieno, ma finire davanti a Rossi, Pedrosa e Lorenzo è un risultato da ricordare. Bene, benissimo così.
Bautista, 7 1/2
Bel weekend, quello di Alvaro, cui si deve dare credito di grande consistenza e ritmo. Conquista la prima fila il sabato e il quarto posto domenica, mica male per un Team satellite. Tutta Italia trema durante la battaglia con Rossi, ma lo spagnolo è corretto anche se deciso e sceglie di non affondare il colpo negli ultimi due giri per paura di buttare fuori -ancora- il numero 46. Un “bravo” anche al Team Go&Fun, che in America han portato una moto ben bilanciata e convincente. Alvaro, hai fatto il bravo.
Rossi, 7 Terzo podio consecutivo, ed è un bene, anzi, benissimo. Però la terza casella del podio è un risultato che convince poco in termini sportivi in una gara in cui Pedrosa e Lorenzo sono chiaramente fuori dai giochi. A livello umano il Dottore sta facendo quello che una leggenda deve fare, traghettando la MotoGP dall’era Rossi all’era Marquez. Lo dimostra nel Parc fermè a fine gara, dove scherza con il vincitore mostrando di non essersela presa per il Gran Sorpasso al cavatappi. Serve, sempre e Vale sempre tanto.
Crutchlow, 4 1/2 Giudizio severo che nasce dalla “scomparsa” di Cal in questo GP a fronte di risultati precedenti che ne avevano mostrato invece le potenzialità. Vero che Yamaha paga dazio su questa pista, ma il settimo posto è un piazzamento deludente. Speriamo che non siano tutte le chiacchiere di mercato ad avere distratto il buon inglese, poichè un pilota deve correre, non fare il manager. Brutto da vedere.
Hayden, Dovizioso, Ducati, 4 La fotografia della situazione Ducati di oggi è immortalata nel giro 15 del Gp di Laguna Seca. Sul dritto, Dovizioso perde il controllo della moto, finendo addosso al compagno di squadra che, prosaicamente, ce lo manda. Il pilota di Forlimpopoli si scusa, alzando la mano e facendo segno “non è colpa mia”. L’intera scaramuccia si svolge nella calma piatta dell’ottavo e nono posto, a 30 secondi (abbondanti) dalla testa della corsa. E’ a dir poco frustrante la situazione MotoGP della casa di Borgo Panigale, con un pilota in partenza sicura, la prima guida in difficoltà netta, una moto che non va più neppure dritta e un team che non sa a quale santo votarsi. Brutto a dirsi ma rimane solo una cosa da fare in Ducati: buttare via tutto e rifare da capo. Un disastro.
Lorenzo, Pedrosa, SV I numeri uno di casa Honda e Yamaha non sono -in nessun senso- giudicabili. Corrono una corsa tutta loro che non esprime in nessun modo il loro vero potenziale. Sono straordinari a voler partecipare, a lottare fino in fondo e a portare le moto al traguardo. Finiscono sfiniti, entrambi, poichè stanno lottando prima di tutto con il dolore e con le ossa rotte. Sono un esempio di dedizione, impegno e professionalità che dovrebbe essere insegnato a chiunque pratichi sport. Bravi, sempre e comunque.
By Emanuele Venturoli
RTR Sports Marketing
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Emanuele Venturoli
Laureato in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica all'Università di Bologna, è da sempre appassionato di marketing, design e sport.
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Così facendo siamo convinti di accorciare la catena del valore, risparmiando tempo e denaro. Tuttavia questi metodi DYI sono tutt’altro che esenti da rischi e quello che inizialmente sembra essere un vantaggio competitivo si trasforma presto in un problema difficilmente risolvibile. Ecco perché ci sono le agenzie. Ed è per questo che dovresti affidarti a noi per le tue sponsorizzazioni.
Le attivazioni sono il cuore pulsante
Le attivazioni sono il vero cuore della sponsorizzazione sportiva. Senza di esse, rimane solo un’adesivo vuoto su una moto, una macchina o una divisa e nessun contatto con il pubblico, nessun legame emozionale, nessun impatto sulla bottom line. E allora come si fa? Di certo non saranno i team o gli atleti ad aiutarvi a sfruttare la sponsorship e a farvi godere dei tanti diritti di marketing che avete pagato. Per tirare fuori il meglio da un progetto di marketing sportivo vi serve un’agenzia che sappia utilizzare la sponsorship per coinvolgere la fanbase sul web, per arrivare nei Centri Commerciali, per organizzare hospitality, per sviluppare possibilità di B2B e B2C e per portare i “vostri” atleti di fronte a milioni di potenziali consumatori.
Le informazioni giuste, la scelta giusta
Lo sport è una passione immensa e per i nostri colori del cuore saremmo disposti a fare di tutto. Ma il business è un affare diverso ed è importante prendere le migliori decisioni strategiche possibili basandosi su ricerche indipendenti, statistiche e dati affidabili. Un’agenzia di marketing sportivo e di sponsorizzazioni sportive come RTR ha un quadro obiettivo e a 360° dello scenario ed è in grado di dirvi cosa è davvero meglio per voi: quale sport, quale atleta, quale squadra. Questo perchè siamo in possesso di un gran numero di dati e informazioni su ascolti, segmentazione e attitudini. Perchè i numeri non mentono. Mai.
Misurazioni obiettive per un ritorno certo
Andreste mai dal concessionario che vi ha venduto l’auto per chiedere se la macchina della concorrenza è migliore? No, ovviamente. Quindi, come pensate di ottenere misurazioni certe dell’efficacia della vostra sponsorizzazione se non vi affidate a qualcuno di super partes? Noi di RTR collaboriamo da sempre con agenzie terze indipendenti che ci permettono di conoscere il ritorno di ogni esposizione del vostro marchio in TV e sui media. Inoltre, crediamo nel calcolo del ROI come misura ultima del vostro successo: così sappiamo dirvi per ogni centesimo speso quanti ne state guadagnando.
Risparmiate tempo e denaro
Quando ci si avvicina per la prima volta ad una sponsorizzazione o a un progetto di marketing sportivo è difficile conoscere immediatamente quali siano gli interlocutori corretti, quale il flow decisionale e quali le giuste tempistiche per ogni processo. Lo sport è un ambito d’azione molto specialistico e inserirsi efficacemente nei suoi percorsi può richiedere un sacco di tempo e quindi di denaro. Noi invece conosciamo referenti e ambiti d’azione e sappiamo con chi parlare, quando e in che modo. Così anche voi siete più efficaci.
Sedetevi, rilassatevi, ci pensiamo noi
Da più di 30 anni ci occupiamo di sponsorizzazioni sportive e di marketing sportivo. Siamo consulenti, nel senso che il nostro obiettivo è quello di massimizzare il vostro investimento, ma siamo anche un’agenzia che gestisce il progetto dall’inizio alla fine. Lo facciamo dal 1995 con passione e professionalità, seguendo tre principi che sono diventati cardine della nostra attività: indipendenza, verticalità e trasparenza.
Conosco e lavoro con Riccardo Tafà dal 1995, quando per la prima volta abbiamo collaborato insieme ad un progetto per il Team Williams di Formula 1. Da allora abbiamo sviluppato molti altri accordi. Dopo avere lasciato Williams per lavorare con Gerhard Berger alla scuderia Toro Rosso, mi sono rivolto nuovamente a Riccardo per trovare un fornitore di utensili per il team, e Riccardo ha risposto positivamente con un’introduzione ad USAG: la partnership fra USAG e Toro Rosso sarebbe poi durata ben cinque anni. Di recente ho assunto il ruolo di Group Commercial Director per la prestigiosa squadra Andretti Autosport e mi trovo nuovamente a lavorare con Riccardo su una quantità di interessanti progetti. Perchè dunque questa collaborazione dura da così tanto? È un uomo capace, conosce egregiamente il lato commerciale dello sport ed è onesto e affidabile. Riccardo Tafà è un uomo del fare, più che del parlare: in oltre 20 anni non ho mai avuto uno screzio con lui o con una delle aziende che mi ha presentato. Inoltre, ciascuna delle partnership ha generato un ROI notevole sia per lo sponsor che per la parte sportiva. Non riesco a pensare a nessuna migliore testimonianza di questa per descrivere il lavoro di Riccardo.
Jim Wright
Group Commercial Director
Da oltre 10 anni lavoriamo con RTR Sport, gli obiettivi e i programmi di collaborazione continuano a rinnovarsi e a crescere con grande soddisfazione da parte nostra. Personalmente considero RTR una squadra di grandi professionisti capitanata da Riccardo Tafà che considero abbia competenze eccezionali e una sviscerata passione per il proprio lavoro.
Lucio Cecchinello
Team Principal
Vorrei porre in rilievo che tra le qualità di RTR c’è la sua grande abilità nell’approcciarsi strategicamente allo scenario delle sponsorizzazioni, connessa ad un modo di fare appassionato, una enorme volontà di risolvere i problemi, e una robusta professionalità.
Gianluca Degliesposti
Executive Director Server&Storage EMEA
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