In MotoGP

Piove a Sepang. Piove e poi c’è il sole. E poi piove di nuovo. Ottantacinque per cento di umidità, asfalto a 42 gradi e tutti gli anni ti chiedi “ma perchè proprio qui i test?”. Comunque, sarà il tempo o sarà questo paddock tutto nuovo ma c’è già chi inizia a far i conti e a tracciare i possibili lineamenti di questa stagione 2013 che, ad onor del vero, deve ancora partire.

Ci sono, infatti, parecchie risposte e molte certezze già ad oggi. Proviamo a scorrerle insieme.

Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa

Jorge Lorenzo e Dani PedrosaI due spagnoli protagonisti della stagione scorsa sono ancora, indisputabilmente, i padroni assoluti della categoria. A meno che non caschi il mondo, e a meno di ribaltoni straotsferici, se la giocheranno ancora loro due. Yamaha e Honda HRC stanno chiaramente lavorando per loro, rifinendo i dettagli come loro chiedono e perfezionando elettronica e motore sul loro stile di guida. Ieri Pedrosa era primo, oggi è primo il maiorchino. Fra loro due, nei due giorni, una manciata di millesimi di secondo, segno che già da adesso si ragiona sul filo di lana. Dal canto loro, i due iberici sembrano tranquilli e serafici. Già da oggi fanno un altro campionato, forse tutto loro, guidando con una pulizia ed una precisione che agli altri non appartengono.

Valentino Rossi

Il pesarese è certamente in una posizione scomoda, per diversi motivi. Era fra il terzo e il quarto posto nel primo test di Sepang mentre oggi, nel test numero 2, pare essere sceso di alcune posizioni, almeno due, superato nettamente anche da Bradl e da Crutchlow. Dalla sua c’è certamente un briciolo di sfortuna, come quando nella mattinata di oggi si è rotto un piccolo cablaggio sulla sua M1 che lo ha costretto fermo ai box per un bel po’ di tempo. Quando è rientrato in pista, acqua a catinelle. L’altra campana però è un’altra, e suona ben più triste: il Dottore adesso è seduto sulla sella della moto del Campione del Mondo, quella, per intenderci, con cui oggi Lorenzo ha fatto il primo tempo. Questo toglie certamente spazio alle scuse, ma è presto per puntare il dito. La parte con il numero 46 del box Yamaha adesso deve lavorare e per l’ennesima volta Valentino dovrà dimostrare quanto vale.

Marc MarquezMarc Marquez

Ad oggi, il ragazzino con il 93 sembra un bimbo alle giostre. Honda gli ha dato le chiavi di un aeroplano con due ruote e il permesso di giocare nel cortile senza allontanarsi troppo da casa. Lo spagnolo piega come non si era mai visto nella categoria (“Mi fa male il gomito, ho picchiato contro un cordolo” ha dichiarato), scivola, cade, si rialza, torna al box e chiede se per cortesia hanno un’altra moto. Una certezza su tutte: il talento è cristallino e la giovinezza gli regala il dono raro di non avere paura. Bisognerà solo vedere come riuscirà ad affrontare, anche mentalmente, una stagione lunga  e pesante in una squadra da primo della classe. Anche oggi, quando gli ingegneri lo hanno mandato in pista per provare un paio di cose nuove, il piccolo Marc si è mostrato perplesso: “va bene, ma quando possiamo ricominciare a correre?”

Ducati

Purtroppo, e lo diciamo con la morte nel cuore, Borgo Panigale è ancora lontanissima dal Giappone. Nella sua migliore tornata di questo 2013, Andrea Dovizioso paga più di un secondo e due a Lorenzo e Pedrosa. Un risultato anche buono, se si pensa che alla prima uscita il forlivese prendeva 2 quasi due secondi e mezzo al giro. A Bologna gli ingegneri lavorano forte ma l’impressione è che piuttosto che continuare ad attaccare cerotti su una gamba di legno, la Desmo sia da rifare daccapo. Questa moto non curva e accelera malissimo fuori dalle pieghe: traumi non da poco se in campionato devi correre contro una ballerina di nome Yamaha e un jet arancione marchiato Honda. In tutto questo, Hayden fatica a giocare persino il ruolo di attore non protagonista. Al momento è a contributo zero sui progressi della Rossa: americano cercasi.

Risultati Test MotoGP Sepang – Day 2

1 Jorge Lorenzo 2’00.282 SPA YAMAHA Yamaha Factory Racing
2 Dani Pedrosa 2’00.651 SPA HONDA Repsol Honda Team
3 Cal Crutchlow 2’00.907 GBR YAMAHA Monster Yamaha Tech 3
4 Marc Marquez 2’00.992 ESP HONDA Repsol Honda Team
5 Valentino Rossi 2’01.065 ITA YAMAHA Yamaha Factory Racing
6 Alvaro Bautista 2’01.208 SPA HONDA & FTR Go & Fun Honda Gresini
7 Stefan Bradl 2’01.485 GER HONDA LCR Honda MotoGP
8 Nicky Hayden 2’01.778 USA DUCATI Ducati Team
9 Andrea Dovizioso 2’01.803 ITA DUCATI Ducati Team
10 Bradley Smith 2’02.023 GBR YAMAHA Monster Yamaha Tech 3

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Emanuele Venturoli
Emanuele Venturoli
Laureato in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica all'Università di Bologna, è da sempre appassionato di marketing, design e sport.
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