Uno dei grandi elementi di differenziazione tra le aziende di abbigliamento sportivo che si è fatto strada negli ultimi anni è la capacità delle stesse di integrare progressi tecnologici ai loro vestiti: questo consente loro di acquisire nel tempo una posizione di potere nei confronti dei competitor e di essere  quindi scelte da dilettanti e professionisti come ‘marchio ideale’ per lo sport .

A questo proposito l’azienda che sembra aver preso il comando rispetto alle altre marche concorrenti non è altro che la multinazionale statunitense Nike. Almeno così risulta dai brevetti ottenuti dalla società di Oregon per quanto riguarda le innovazioni tecnologiche nel 2013. Infatti, il marchio dello swoosh ha raggiunto un record di 540 brevetti, secondo uno studio condotto da MarketWatch per conto della USPTO (United States Patent and Trademark Office), un numero che rende perfettamente chiara la sua leadership all’interno del settore, soprattutto se facciamo un confronto con quelli ottenuti da marchi come Under Armour, adidas, Reebok e New Balance , ma contandoli dal 1976.

In effetti dal 1976 il marchio americano conta più di 4.000 brevetti registrati, un numero molto superiore rispetto a quelli ottenuti dal suo grande rivale, adidas (dallo stesso anno solo 275 brevetti). Reebok , con 482 brevetti dal 1976 è la seconda della lista dopo la società americana. Chiudono il quartetto Under Armour e New Balance, entrambe con 51.

Il paragone pesa di più se teniamo in considerazione l’anno di fondazione delle aziende. Mentre Nike è presente sul mercato dal 1964 (anche se venne fondata con il nome Blue Ribbon Sports), Reebok è stata fondata nel 1895; New Balance nel 1908 ; adidas nel 1924 e Under Armour nel 1996 .

La maggior parte di questi 540 brevetti ottenuti dalla Nike nel 2013 corrisponde alle innovazioni nel mondo delle scarpe sportive (suole, superficie, occhielli, tessuto). Nel corso di questo 2014, Nike ha già ottenuto fino a 134 nuovi brevetti da attuare nei suoi prodotti futuri.

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