La Formula 1 ha annunciato un calendario rivoluzionario per la stagione 2024, stabilendo un record con 24 Gran Premi. Questo calendario esteso segna una nuova era per il campionato mondiale FIA di Formula Uno, mostrando l’impegno dell’organizzazione verso un’ ulteriore espansione dello sport e il suo desiderio di raggiungere fan in nuove località, mantenendo al tempo stesso le tradizionali sedi europee che hanno fatto la storia della F1.
Con gare programmate in ogni angolo del mondo, dalla tradizionale Europa fino alle Americhe, passando per l’Asia e il Medio Oriente, il calendario riflette la natura globale della Formula 1 e la sua capacità di attrarre un pubblico diversificato.

Si parte di Sabato in Bahrain ed Arabia Saudita
La scelta di spostare le prime due gare del campionato mondiale di Formula 1 al Sabato, invece della tradizionale Domenica, ha implicazioni significative per i tifosi mediorientali. Di fatto si tratta di un tentativo di adattarsi alle esigenze di questi mercati emergenti e diversificati, dove il fine settimana può avere dinamiche diverse rispetto ai tradizionali paesi europei o nordamericani.
Ad esempio, in alcune Nazioni del Medio Oriente, il weekend cade il venerdì e il sabato, rendendo le corse di sabato più accessibili a quel pubblico.
Inoltre l’inizio del Ramadan, che nel 2024 è il 10 di marzo è stato decisamente preso in considerazione nella decisione di programmare di Sabato le prime gare due gare della stagione.
Questa scelta rispetta le pratiche e le osservanze religiose dei Paesi ospitanti (Bahrain e Arabia Saudita), consentendo agli appassionati locali e ai partecipanti di osservare il mese sacro senza conflitti con gli eventi sportivi. Tale considerazione mostra un rispetto significativo per la cultura e le tradizioni locali, riflettendo l’impegno della Formula 1 nell’adattare il proprio calendario alle diverse circostanze geografiche, culturali e sociali dei Paesi in cui si gareggia.
E i tifosi che cosa ne pensano?
Per quanto riguarda l’impatto sui tifosi, questo cambiamento può avere effetti misti.
Da un lato, potrebbe aumentare la partecipazione e l’engagement nei mercati dove il Sabato è preferibile o più pratico per seguire eventi sportivi.
D’altro canto, potrebbe disorientare alcuni fan in altre aree geografiche che sono abituati a seguire la Formula 1 di Domenica, potenzialmente creando conflitti con altri impegni o con la visione di altri eventi sportivi programmati tipicamente per il fine settimana.
Certamente sarà interessante verificare l’audience delle sessioni di qualifica del venerdì delle due gare di Bahrain e Arabia Saudita per capire quanti tifosi si sono potuti dedicare, in un giorno lavorativo, a seguire le macchine in pista nei primi due GP.

Sperimentare per migliorare
L’adattamento a queste nuove programmazioni potrebbe rivelarsi una mossa azzeccata per incrementare l’audience globale della Formula 1, riflettendo un tentativo di massimizzare l’appeal televisivo e digitale dell’evento in diversi fusi orari, staremo a vedere i risultati… i numeri non mentono mai.
Questo approccio potrebbe non solo espandere la base di fan, ma anche offrire nuove opportunità commerciali e di sponsorizzazione per il circus della Formula 1. Formula 1 che si conferma un’eccellenza non solo nel mondo dello sport automobilistico, ma anche come modello di business innovativo e dinamico.
La sua capacità di adattarsi e di sfruttare con grande flessibilità le opportunità offerte dal mercato sottolinea una visione all’avanguardia nel panorama sportivo globale.
Questa apertura al cambiamento e all’innovazione consente al circus non solo di migliorare le proprie operazioni legate alle corse, ma anche di espandere la propria presenza commerciale e di rafforzare il legame con i fan in tutto il mondo.
La F1 dimostra così di essere molto più di uno sport: è una piattaforma di marketing globale, capace di generare fedeltà al marchio e di attirare investimenti significativi, contribuendo alla crescita economica e alla diffusione dei valori sportivi. In conclusione, la Formula 1 incarna un esempio eccellente di come flessibilità, innovazione e una strategia commerciale ben congegnata possano portare a successi tangibili, sia in pista che fuori.