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alonso webber singapore

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Vettel, 10 e lode: Pole, giro veloce, vittoria senza sbavature: insomma, si correva per arrivare secondi. A cavallo di una Red Bull perfetta vola a +60 nel mondiale. Scende dalla macchina dopo la vittoria e chiede come sono andate le elezioni in Germania. Lo fischiano. Brutta bestia l’invidia.

Alonso, 9 1/2: Solita gara con il coltello fra i denti, stavolta unita ad una strategia aggressiva e fortunata. Lo spagnolo ha il grande merito di annullare i limiti tecnici della Ferrari e di metterci molto del suo. E’ la seconda forza del mondiale, senza ombra di dubbio, e fa reparto da sè. Per la perfezione occorrerebbe partire dalla prima fila. Bravo vero.

Raikkonen, 9: Rimonta qualcosa come 11 posizioni e arriva terzo, a dimostrazione del fatto che il talento è cristallino come il freddo della sua terra natìa. Dà anche una lezioncina ai soliti polemici che lo volevano infortunato in discoteca. Facciamo basta con le voci di condominio. Vichingo.

Rosberg, 7: Buon weekend quello del biondo motorizzato Mercedes. Secondo in qualifica, quarto in gara, ovviamente non possiede la cifra tecnica per stare al passo dei primi tre, ma la sua prova è comunque solida. Cenno di approvazione.

Hamilton, 5 1/2: Ah, c’era?

Massa, 6: Bene, ma come al solito non benissimo. In qualifica si piazza davanti al compagno di squadra, segno ancora una volta che ha il piede per stare con i primi della classe. Poi non gli suona la sveglia quando si spengono i semafori e rimane imbottigliato in stile “orario di punta”. Finirà ‘sto 2013.

Button, 7: E il voto che l’inglesino merita per l’impegno e il controllo dei nervi. Portare a spasso la vettura di Woking per le strade di Singapore sarebbe complicato anche se si stesse andando a fare la spesa, figuriamoci un Gran Premio. Arriva settimo, che male male non è, considerato il carretto che guida. Lord.

Perez, 6: A furia di chiacchiere, continua comunque ad arrivare dietro al compagna di squadra. Va ai punti come al tressette, ma non è che dica più di tanto. Mah.

Grosjean, 6: E’ un voto misto che include anche una buonissima qualifica. Talmente buona che poi è costretto a parcheggiare la sua Lotus a bordo pista. Carota e bastone.

Ricciardo, 3: Nel dubbio, la butta presto contro un muretto.

Webber, SV: La cosa più divertente del suo GP è farsi dare un passaggio da Alonso quando la sua Red Bull va in fiamme all’ultimo giro. Talmente divertente che la prossima volta parte dieci posizioni indietro in classifica. Ormai gliela ha data su.

 

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Emanuele Venturoli
Emanuele Venturoli
Laureato in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica all'Università di Bologna, è da sempre appassionato di marketing, design e sport.
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