By Silvia Schweiger| Posted December 6, 2015
| In Formula 1, Marketing Sportivo
Formula 1 Sponsorship: F1 su Pay-Tv, cosa cambia nelle sponsorizzazioni sportive
Riflessioni su Formula 1 e Sponsorhip
Da diversi anni ormai la Formula 1 si sta trasferendo sempre più sulle pay-tv, specialmente se parliamo di gare in diretta. Le motivazioni alla base di questa scelta nel mondo della Formula 1 da parte di Bernie Ecclestone sono chiare, Murdoch e soci hanno certamente più denaro da investire nel Circus di quanto ne abbia la RAI, ad esempio. Cambiando il tipo di offerta che le emittenti televisive fanno, da terrestre a pay-tv, cambia anche il numero e il tipo di consumatori al quale ci si rivolge e questo influenza profondamente il fattore sponsorship, vediamo come.
Nel sondaggio della GPDA, più del 40% del pubblico ha dichiarato di non essere intenzionato a pagare un abbonamento ad una pay-tv per seguire la F1. C’è quindi una diminuzione dello share. Inoltre, coloro che seguiranno la Formula 1 saranno i reali appassionati che sono disposti a pagare per la fruizione o più semplicemente le persone con una maggiore disponibilità economica e probabilmente qualche anno in più. Abbiamo qui un cambiamento nel profilo del consumatore.
Con uno share minore, ma un pubblico più appassionato e con più disponibilità economica, cosa cambia nella sponsorship della Formula 1?
Certamente, una tipologia di aziende liete di apparire sulle livree delle Formula 1 saranno quelle legate all’industria dell’automotive che trovano nel Circus una piattaforma ideale perfetta per comunicare con il pubblico di appassionati.
Un’altra industria interessata alla Formula 1 è come sempre quella dei beni di consumo ma più nello specifico brand di prestigio che fanno leva proprio su spettatori benestanti.
Concludendo, in una Formula1 sempre più orientata a soddisfare tecnicamente i bisogni dei costruttori, anche gli esperti di sponsorship dovranno rivedere le loro strategie per incontrare i bisogni delle aziende desiderose di entrare nel Circus.