L’esperienza provata però è stata per lui
emozionante ma soprattutto
formativa. Il giovane pilota della Lotus, in seguito alla gara, ha esternato tutta la sua gioia alla
Gazzetta dello Sport, dicendo d’essersi molto divertito, anche se al termine dei giri la
stanchezza aveva iniziato a prendere il sopravvento, soprattutto a causa del gran
caldo registrato in giornata. Ad ogni modo Valsecchi conferma d’essere ormai pronto per gareggiare per qualcosa che conta, macinando chilometri in vere gare, e ci tiene a ringraziare i capi di
Enstone, che sono i veri responsabili di questa grande opportunità che gli è stata concessa.
Alla domanda classica su quale fosse il suo sogno, il giovane non poteva che rispondere di voler diventare, un giorno, un pilota titolare in Formula 1, e di certo le doti non gli mancherebbero, ma queste spesso non bastano, e lui lo sa bene, e infatti dice d’aver bisogno anche di molta fortuna, affinché alcuni tasselli vadano al proprio posto, e un giorno quella monoposto diventi sua di diritto.
Molti applausi ma soprattutto tanti sorrisi, ecco il saluto di benvenuto riservato al pilota brianzolo all’arrivo ai box, dove tra l’altro si è presentato in netto ritardo, disattendendo agli ordini di scuderia. Il giovane pilota però aveva un’ottima giustificazione, e infatti nessuno ha pensato che il suo fosse un prematuro gesto d’orgoglio, un po’ alla Vettel per intenderci. La questione viene infine presto spiegata dallo stesso Valsecchi, che ha parlato di un problema alla radio, che gli ha impedito di ascoltare i messaggi riferiti dall’ingegnere che gli chiedeva di rientrare.
Alla fine però è andato tutto per il meglio, e il futuro dei piloti azzurri torna un po’ più roseo.