In Marketing Sportivo, MotoGP

Il Gran Premio di Aragona, quattordicesima tappa del Campionato MotoGP, si corre sul modernissimo tracciato del Motorland Aragon. Inutile negarlo, si tratta di una tappa atipica (specie per essere un Gran Premio europeo) e particolare, troppo spesso lasciata nel dimenticatoio quando si tratta di programmare una trasferta per seguire i nostri beniamini. Vogliamo lasciare qui sotto qualche consiglio e appunto, raccolto come sempre dalla nostra esperienza personale su viabilità, hotel, clima e territorio del Gran Premio di Aragona.

Come Arrivare

Dov’è il circuito di Aragon? Il Gran Premio si corre sul circuito del Motorland Aragòn, a pochi chilometri da Alcaniz, al centro esatto di quel triangolo formato da Saragozza, Barcellona e Valencia nel nord-est della Spagna. L’aeroporto più vicino è quello di Saragozza, che però serve pochi voli e poche linee aeree: poche le connessioni con il continente e qualche volo verso Londra e il Nord-Europa. Molto più semplice arrivare invece all’aeroporto di Barcellona, che ha davvero voli da tutto il mondo in praticamente qualsiasi giorno. Da Barca si allunga però leggermente la strada: occorrono due ore e mezza per arrivare al Motorland, mentre con un’ora e mezza di macchina si percorre la strada da Saragozza al Circuito.

Viabilità

Se è vero che metà del divertimento è il viaggio, le strade che conducono al Motorland sono il perfetto avverarsi della profezia. Come sovente avviene in Spagna, le arterie principali e le infrastrutture più importanti sono manutenute in maniera eccellente e davvero un piacere per gli amanti del volante e per i motociclisti. La strada che da Saragozza (N-232 / N-420) porta al circuito di Motorland -e poi si snoda fra Alcaniz, Valdeltormo, Calaceite e Gandesa è un piccolo capolavoro di curve e saliscendi. Ottima la gestione del traffico nei giorni del Gran Premio grazie all’intervento della Guardia Civil che, come per ogni gara spagnola, ri-pianifica l’intero flusso di macchine nell’area, modificando sensi di marcia e numero delle carreggiate per consentire un’entrata e un’uscita rapide nel e dal circuito.

Il Circuito

Il Motorland è un impianto di nuova concezione, inaugurato nel 2009 e nato dalla collaborazione fra Hermann Tilke e lo studio Foster & Partners. Più che un circuito è una vera città dei motori, con tre zone principali: quella dedicata al racing, quella dedicata all’industria (Technopark) e quella dedicata al divertimento, con museo e installazioni. Il Circuito su cui corre la MotoGP è uno dei tanti tracciati che in realtà si snodano nel Motorland, fra Karting, supermoto, motocross e automobilismo. Le tribune sono ampie e ben posizionate, la visuale generalmente molto buona, anche se ovviamente manca il fascino di circuiti come Mugello o Phillip Island. Famosa l’uscita del grande muro di sassi, fotografata costantemente in ogni occasione e che rappresenta probabilmente il punto migliore per posizionarsi in una gara. Ottime, infine, le strutture di accoglienza, gli uffici, le porte di ingresso e la palazzina dei box. Una nota infine sulla possibilità di trovare cibo in circuito: non sono molte le tende e gli shop che vendano qualcosa da mangiare per gli spettatori del Gran Premio (niente di paragonabile all’invasione di piadinerie, paninerie e bar che invadono Misano e il Mugello). È consigliabile dunque portare qualcosa da fuori, acquistando qualche panino o frutta durante il percorso.

Hotel e Alberghi

L’accomodation è certamente uno dei punti più critici di questo Gran Premio, che per la stessa conformazione e natura del suo territorio può contare su pochi alberghi nelle vicinanze. L’Aragona è infatti una regione vastissima, scarsamente popolata e prevalentemente desertica. I pochi Hotel e Alberghi di Alcaniz vengono presi d’assalto con mesi (quando non anno per anno) d’anticipo e il resto del pubblico e degli addetti ai lavori è costretto a sparpagliarsi nella regione anche a 40-50 chilometri di distanza, da Hijar a Calaceite, da Calanda ad Alloza, da Monrojo a Quinto. Il consiglio è di prenotare con grandissimo anticipo, se non si vuole correre il rischio di essere a cento chilometri dal circuito o di capitare in uno dei campeggi che vengono installati nei dintorni della pista.

Il Clima

Il finire dell’estate, ovvero le settimane centrali di settembre, sono il periodo più torrido del clima aragonese. Le altissime temperature, che oscillano fra i 30 e i 38 gradi, sono però rese meno infernali dalla bassissima umidità che rende il caldo più sopportabile. Rare le precipitazioni.

Il Cibo

La cucina aragonese non si discosta troppo dalla cucina tradizionale spagnola, che mescola con continuità pesce, carne e verdure. I sapori sono quelli della cucina mediterranea, in cui però fanno capolino baccalà e fritture. Onnipresenti i panini (bocadillos) serviti a tutte le ore del giorno e le tapas con cui si accompagnano le birre fresche da bere fino a sera inoltrata.

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Emanuele Venturoli
Emanuele Venturoli
Laureato in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica all'Università di Bologna, è da sempre appassionato di marketing, design e sport.
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