Sports Marketing: Felix Baumgartner, Perchè Red Bull Gli Ha Messo Le Ali
Se siete Felix Baumgartner queste cose le sapete. O ve le hanno dette. La velocità del suono è di circa 1.200 chilometri all’ora. 340 metri al secondo, circa. Circa, perchè questa velocità dipende dalla consistenza dell’aria, dalla sua umidità, dalla sua temperatura e dalla sua densità. Se siete Felix Baumgartner, e vi state per buttare da 37.576 metri di altezza, queste cose le sapete. O ve le hanno dette.
Il salto nello spazio di Felix Baumgartner
Se siete Felix Baumgartner sapete anche che l’uomo ci ha messo decine e decine d’anni per far volare un aeroplano ad una velocità superiore a quella del suono: era il 14 ottobre 1947 quando Charles Yeager abbattè per la prima volta il muro del suono su un aereo. Se siete Felix Baumgartner quella data ce l’avete cerchiata sul calendario da anni. Sapete anche che durante la guerra, i primi aerei supersonici esplodevano a mezz’aria, a causa delle più complicate leggi fisiche dovute al cambio transonico. Nessuno sapeva perchè, ma si polverizzavano, come contro una parete invisibile. Da qui l’espressione muro del suono. Se siete Felix Baumgartner lo avete messo nel conto.
Il signor Baumgartner aveva 4 record da infrangere domenica scorsa, quando è saltato giù dalla Red Bull Stratos, il pallone aerostatico che lo ha portato a 120.000 piedi di quota: velocità in caduta libera, quota mai raggiunta da un pallone aerostatico, salto più alto munito di paracadute e maggior tempo di caduta libera. Ha infranto i primi 3, non il quarto. Come è possibile? Perchè l’aria, lassù, non c’entra niente con quella che respiriamo noi e -praticamente- niente si comporta come dovrebbe. Nemmeno se siete Felix Baumgartner queste cose le sapete, nessuno le sa. Non ve le hanno dette, e vi hanno risposto con un laconico “Speriamo” ( Felix Baumgartner biography per saperne di più)
Felix Baumgartner e Red Bull. Il toro rosso energetico più famoso delle terre emerse (ed ora della stratosfera), è lo storico finanziatore di questa impresa. Non chiamatelo sponsor, sarebbe riduttivo
A Felix, Red Bull ha dato 50 Milioni di Euro: un cifra faraonica in un’avventura in cui si sono spesi 70.000 Euro soltanto di elio. Già, elio. 50 Milioni forniti cash, come direbbero i più giovani, come è nello stile dell’azienda. Un’azienda che non è quotata in borsa, non ha pendenze con istituti di credito (gli ultimi sono stati saldati due anni fa) e, detta sbrigativamente,Felix Baumgartner fa dei propri soldi quel che vuole, quando vuole, come meglio crede.
Sulla sponsorizzazione sportiva, Red Bull, la fabbrica austriaca nata per caso dall’idea di una bevanda rinfrancante del sud est asiatico, ci ha costruito un impero. 1,4 Miliardi di euro l’anno: spicciolo più spicciolo meno ecco quanto spende il Toro nella sponsorizzazione. La matematica la lasciamo a voi, ma vi basti sapere che è l’equivalente del 40% del fatturato. Senza un target preciso, ma con una filosofia perfetta: Red Bull è con tutto quello che è adrenalina. Dalla Formula 1 al MotoGp, dal Motocross agli sport da strada, dallo skateboard al surf, dalla BMX al bungee jumping fino a Felix Baumgartner.
Il ritorno dell’investimento del salto nello spazio del paracadutista austriaco non è -al momento- neppure calcolabile. E forse, non esistono neppure gli strumenti per quantificarlo in maniera precisa. Per adesso si sa che il salto di Felix ha polverizzato il record di ascolti della televisione austriaca e dell’audience simultanea su Youtube (8 milioni di streamers contemporanei), è stato trasmesso in 40 canali televisivi solo negli Stati Uniti, ha generato 210.000 Like, 10.000 commenti e 29.000 shares in meno di un minuto in risposta ad un solo singolo post sulla pagina di Red Bull, è stato messo in streaming da più di 130 feed e ha generato uno stallo nei motori di ricerca di tutto il mondo per qualche secondo durante la caduta libera dell’austriaco. Infiniti tweet, infiniti post su blog, Facebook, pagine su riviste, quotidiani, telegiornali. Questa impresa, che non ha bandiera nè campanilismi, ha fatto il giro del mondo nello stesso tempo in cui Felix ci arrivava, sul mondo, poco più di 4 minuti.
Non è lo sbarco sulla luna, certo, ma è comunque qualcosa di importante, per lo sport, per lo spettacolo, per la cronaca e per la scienza. A testimoniarlo, c’è un tweet della NASA, pochi secondi dopo il riuscito atterraggio, che si complimenta con Felix e con Red Bull per il felice esito dell’impresa Red Bull Stratos. E, potete starne ben certi, quando la NASA ti fa i complimenti hai appena fatto qualcosa di importante.
Tutto questo gli uomini di Red Bull lo sanno bene. Ma non pensate che siano ancora lì a festeggiare e a stappare spumante. Macchè. Ora gli occhi dell’energy drink austriaco sono di nuovo tutti puntati sulla Formula 1, e sulle rinate possibilità di Sebastian Vettel di vincere il terzo titolo F1 alla guida di una Red Bull Racing. Mateschitz, il capo, alle macchine da corsa ci tiene. L’unica intervista la rilasciò in occasione del primo titolo mondiale di Formula 1, non a caso.
Chissà dove se ne stava Mateschitz mentre Felix saltava dentro la nostra atmosfera. Dicono sia un tipo schivo, riservato, che non ama le luci della ribalta. Gente strana, questi austriaci, non c’è che dire. Se siete Felix Baumgartner questa cosa la sapete.
Felix Baumgartner video e lancio dallo spazio in diretta
By Emanuele Venturoli - RTR Sports Marketing
Nella foto: Felix Baumgartner
Pictures from the web
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Emanuele Venturoli
Laureato in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica all'Università di Bologna, è da sempre appassionato di marketing, design e sport.
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In un’epoca in cui è possibile arrivare ovunque con un clic, è forte la tentazione di rivolgersi direttamente a team e proprietà per progetti di sponsorizzazione.
Così facendo siamo convinti di accorciare la catena del valore, risparmiando tempo e denaro. Tuttavia questi metodi DYI sono tutt’altro che esenti da rischi e quello che inizialmente sembra essere un vantaggio competitivo si trasforma presto in un problema difficilmente risolvibile. Ecco perché ci sono le agenzie. Ed è per questo che dovresti affidarti a noi per le tue sponsorizzazioni.
Le attivazioni sono il cuore pulsante
Le attivazioni sono il vero cuore della sponsorizzazione sportiva. Senza di esse, rimane solo un’adesivo vuoto su una moto, una macchina o una divisa e nessun contatto con il pubblico, nessun legame emozionale, nessun impatto sulla bottom line. E allora come si fa? Di certo non saranno i team o gli atleti ad aiutarvi a sfruttare la sponsorship e a farvi godere dei tanti diritti di marketing che avete pagato. Per tirare fuori il meglio da un progetto di marketing sportivo vi serve un’agenzia che sappia utilizzare la sponsorship per coinvolgere la fanbase sul web, per arrivare nei Centri Commerciali, per organizzare hospitality, per sviluppare possibilità di B2B e B2C e per portare i “vostri” atleti di fronte a milioni di potenziali consumatori.
Le informazioni giuste, la scelta giusta
Lo sport è una passione immensa e per i nostri colori del cuore saremmo disposti a fare di tutto. Ma il business è un affare diverso ed è importante prendere le migliori decisioni strategiche possibili basandosi su ricerche indipendenti, statistiche e dati affidabili. Un’agenzia di marketing sportivo e di sponsorizzazioni sportive come RTR ha un quadro obiettivo e a 360° dello scenario ed è in grado di dirvi cosa è davvero meglio per voi: quale sport, quale atleta, quale squadra. Questo perchè siamo in possesso di un gran numero di dati e informazioni su ascolti, segmentazione e attitudini. Perchè i numeri non mentono. Mai.
Misurazioni obiettive per un ritorno certo
Andreste mai dal concessionario che vi ha venduto l’auto per chiedere se la macchina della concorrenza è migliore? No, ovviamente. Quindi, come pensate di ottenere misurazioni certe dell’efficacia della vostra sponsorizzazione se non vi affidate a qualcuno di super partes? Noi di RTR collaboriamo da sempre con agenzie terze indipendenti che ci permettono di conoscere il ritorno di ogni esposizione del vostro marchio in TV e sui media. Inoltre, crediamo nel calcolo del ROI come misura ultima del vostro successo: così sappiamo dirvi per ogni centesimo speso quanti ne state guadagnando.
Risparmiate tempo e denaro
Quando ci si avvicina per la prima volta ad una sponsorizzazione o a un progetto di marketing sportivo è difficile conoscere immediatamente quali siano gli interlocutori corretti, quale il flow decisionale e quali le giuste tempistiche per ogni processo. Lo sport è un ambito d’azione molto specialistico e inserirsi efficacemente nei suoi percorsi può richiedere un sacco di tempo e quindi di denaro. Noi invece conosciamo referenti e ambiti d’azione e sappiamo con chi parlare, quando e in che modo. Così anche voi siete più efficaci.
Sedetevi, rilassatevi, ci pensiamo noi
Da più di 30 anni ci occupiamo di sponsorizzazioni sportive e di marketing sportivo. Siamo consulenti, nel senso che il nostro obiettivo è quello di massimizzare il vostro investimento, ma siamo anche un’agenzia che gestisce il progetto dall’inizio alla fine. Lo facciamo dal 1995 con passione e professionalità, seguendo tre principi che sono diventati cardine della nostra attività: indipendenza, verticalità e trasparenza.
Conosco e lavoro con Riccardo Tafà dal 1995, quando per la prima volta abbiamo collaborato insieme ad un progetto per il Team Williams di Formula 1. Da allora abbiamo sviluppato molti altri accordi. Dopo avere lasciato Williams per lavorare con Gerhard Berger alla scuderia Toro Rosso, mi sono rivolto nuovamente a Riccardo per trovare un fornitore di utensili per il team, e Riccardo ha risposto positivamente con un’introduzione ad USAG: la partnership fra USAG e Toro Rosso sarebbe poi durata ben cinque anni. Di recente ho assunto il ruolo di Group Commercial Director per la prestigiosa squadra Andretti Autosport e mi trovo nuovamente a lavorare con Riccardo su una quantità di interessanti progetti. Perchè dunque questa collaborazione dura da così tanto? È un uomo capace, conosce egregiamente il lato commerciale dello sport ed è onesto e affidabile. Riccardo Tafà è un uomo del fare, più che del parlare: in oltre 20 anni non ho mai avuto uno screzio con lui o con una delle aziende che mi ha presentato. Inoltre, ciascuna delle partnership ha generato un ROI notevole sia per lo sponsor che per la parte sportiva. Non riesco a pensare a nessuna migliore testimonianza di questa per descrivere il lavoro di Riccardo.
Jim Wright
Group Commercial Director
Da oltre 10 anni lavoriamo con RTR Sport, gli obiettivi e i programmi di collaborazione continuano a rinnovarsi e a crescere con grande soddisfazione da parte nostra. Personalmente considero RTR una squadra di grandi professionisti capitanata da Riccardo Tafà che considero abbia competenze eccezionali e una sviscerata passione per il proprio lavoro.
Lucio Cecchinello
Team Principal
Vorrei porre in rilievo che tra le qualità di RTR c’è la sua grande abilità nell’approcciarsi strategicamente allo scenario delle sponsorizzazioni, connessa ad un modo di fare appassionato, una enorme volontà di risolvere i problemi, e una robusta professionalità.
Gianluca Degliesposti
Executive Director Server&Storage EMEA
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