By Emanuele Venturoli| Posted July 3, 2015
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Sports Marketing: la NASCAR abolisce le bandiere confederate

La NASCAR si è schierata contro la bandiera confederata che può essere vista volare in tutto il Sud del Paese. Il celeberrimo campionato automobilistico è nato nel profondo Sud, ma nel corso degli ultimi 67 anni è cresciuto fino a diventare uno degli sport più seguiti negli Stati Uniti.
Alla luce della recente tragedia a Charleston, Carolina del Sud e della conseguente proposta di abolire la bandiera confederata dalla capitale dello stato, NASCAR ha deciso di rendere nota la propria posizione.
“Mentre continuiamo a piangere la tragica perdita della scorsa settimana a Charlestone, ci uniamo all’abbraccio della nazione nei confronti di chi è stato colpito. La NASCAR supporta la posizione del Governatore della Carolina del Sud Nikki Hayley circa la bandiera confederata”, recita un comunicato ufficiale di NASCAR”.
“Mentre il nostro campionato da sempre lotta affinchè tutti siano il benvenuto alle nostre corse, la NASCAR continuerà a combattere l’uso della bandiera confederata all’interno dei nostri circuiti e delle nostre arene. Difendiamo con tutte le nostre forze il diritto alla libertà di espressione e proprio per questo vogliamo evitare qualunque simbolo di violenza, lotta o esclusione all’interno della nostra serie”
Il governatore Haley ha richiesto espressamente che la controversa bandiera fosse rimossa da Statehouse Grounds (sede del Governo della Carolina del sud) dopo l’insensato omicidio di nove afroamericani.
NASCAR si era già espressa in passato contro la Bandiera Confederata
Non è la prima volta che la NASCAR si schiera contro la famigerata bandiera. Nel 2012 Bubba Watson, due volte vincitore del U.S Masters, doveva guidare il famoso “Generale Lee” davanti alle folle di Phoenix, Arizona.
Tuttavia, a causa dell’enorme bandiera confederata dipinta sul tetto della Dodge Charger, i piani furono radicalmente cambiati. “L’immagine della bandiera confederata non è qualcosa che vogliamo in un evento ufficiale NASCAR. Vogliamo continuare a crescere e a rispettare tutti i nostri fan, rendendo questa serie assolutamente inclusiva”