In Calcio, Marketing Sportivo

Non sono un esperto di calcio. Al contrario, solitamente lascio ad Alberto (twitter.com/albyRTR) l’onere e l’onore di trattare dell’amato pallone con maggior capacità e competenza. Ma tant’è, e Alberto è pure a casa ammalato. Povero diavolo.

Leggo con interesse un bell’articolo di Bobby McMahon (che fu già opinionista di calcio su Fox News) circa la dipartita o meno (e verso quali lidi) di Robin Van Persie. Singolarmente, il medesimo argomento era stato trattato -pur con maggiore enfasi, va ammesso- in una recente serata tra amici. Con mio sommo piacere, l’esito delle due disamine non è stato troppo diverso.

Van Persie (RVP d’ora in avanti, più per pigrizia che per rapidità) quest’anno ha segnato 30 gol in 38 partite: una media che gli è valsa non soltanto il titolo di capocannoniere della Premier League, ma anche e sopratutto la medaglia di giocatore più ricercato dell’estate. L’Arsenal ha sotto contratto Van Persie per un altro anno, cioè fino all’estate 2013, inoltre non è un segreto per nessuno che l’olandese abbia manifestato in più occasioni il desiderio di andarsene dal club londinese per cercare miglior fortuna in altre squadre, con maggiori probabilità di vincere campionati e coppe.

Non si tratta di entrare nell’elite del calcio, sia ben chiaro, dove già si collocano sia l’Arsenal che RVP, ma di competere per i massimi trofei continentali. A questo punto la rosa delle pretendenti si rimpicciolisce a un esiguo capannello che probabilmente si estingue con Manchester City, Manchester United, Chelsea, Barcellona, Real Madrid, Milan, Juventus e Bayern Monaco.

E’ interessante fare un paio di considerazioni. Alcune di queste squadre, come il Manchester United, il Barcellona o il Chelsea, non hanno interesse a prendere un giocatore come RVP, in primis perchè già possiedono efficienti calciatori nello stesso ruolo e in secundis perchè male si adatterebbero allo stile di gioco della squadra. Va infatti detto che, pur essendo Van Persie uno straordinario calciatore, va considerato il suo impatto all’interno di un sistema già vincente e in cui RVP non sarebbe la prima bocca da fuoco. Tradotto, se all’Arsenal faceva gol solo lui, difficile dire lo stesso se andasse al Barcellona.

Proseguendo, un altro gruppo di squadre deve guardare bene ai registratori di cassa prima di inserire un giocatore con uno stipendio che verosimilmente si aggirerebbe intorno ai 12 milioni di sterline e che ne richiederebbe forse una ventina per il trasferimento. Si parla di Manchester City,vero, ma lo è altrettanto che, pur disponendo di somme ingentissime di denaro, il club di Mancini (che ha appena rinnovato per cinque anni) quest’anno ha conosciuto un negativo di 252 Milioni (sempre di sterline). Anche gli sceicchi sanno (anzi, sanno meglio di noi) che prima di pensare a Van Persie occorre fare un po’ di spazio in una rosa assai affollata e molto, molto costosa. Diverso pare il discorso per la Juve, la cui offerta per RVP non sembra essere stata all’altezza delle aspettative.

Ancora, c’è la questione dell’età. Van Persie non è più un ragazzino e ha raggiunto un’età che inizia ad essere critica per un calciatore: i trent’anni. Pur avendo fatto la stagione più bella della sua vita, RVP è già un senatore a rischio acciacchi. Difficile per qualcuno investire così tanto in un giocatore la cui “garanzia” non è chiara. E’ un rischio, e tutte le grandi squadre sanno che, in caso di rottura, Van Persie non avrebbe i tempi di recupero nè -in seguito- le prestazioni di un ventiduenne.

Infine, ultimo ma non ultimo, c’è il discorso Arsenal. I Gunners si trovano davanti a un discreto dubbio: possono dare via RVP, certi in questo momento di trarne il massimo profitto economico, ma possono aspettare un anno e cercare di tenerselo sebbene  con la certezza di perderlo a parametro zero data la non volontà di rinnovare il contratto. Tutti e due i casi hanno vantaggi e problemi.

Nel primo caso, ovvero la cessione estiva di RVP, l’Arsenal si troverebbe in tasca un sacco di soldi e tanto spazio libero per comprare sostanzialmente chi vuole. D’altro canto, si priverebbe di uno straordinario talento da 30 gol a stagione e con la Champions da affrontare.

Nel secondo caso, ovvero ce lo teniamo noi, l’Arsenal potrebbe rifare una grande annata consapevole però del fatto di avere un giocatore che la prossima estate potrebbe valere zero.

By Emanuele Venturoli - RTR Sports Marketing
Nella foto: Robin Van Persie 
Picture by: Wonker

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Emanuele Venturoli
Emanuele Venturoli
Laureato in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica all'Università di Bologna, è da sempre appassionato di marketing, design e sport.
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