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A quattro gare dal termine del mondiale Sebastian Vettel vola a bordo della sua Red Bull verso il suo quarto titolo mondiale, seguito da Kimi Raikkonen e Romain Grosjean,con un’ottima prestazione di Nico Hulkenberg. Vettel spezza la maledizione coreana del pole man conquistando pole, vittoria e giro veloce. Grazie ad un’ottima partenza che gli consente di mantenere la prima pozione e quel pizzico di fortuna che non sembra mancare mai, si avvicina sempre più al suo quarto titolo mondiale a soli ventisei anni.

Kimi Raikkonen parte nono e corre subito verso la rimonta, si trova a battagliare prima con Fernando Alonso e successivamente anche con Nico Hulkenberg, sfruttando a suo favore la doppia entrata della Safety Car. Al giro 37° riesce a prevalere sul compagno di scuderia Romain Grosjean correndo verso un Vettel ormai imprendibile.

Terza posizione per il francese Romain Grosjean che parte e conclude il GP in terza posizione, senza riuscire, nonostante l’incitamento dal team intero, a riprendere la seconda posizione, nelle mani ormai del proprio compagno di scuderia.

Nico Hulkenberg

Il vero protagonista di questa gara è però Nico Hulkenberg che è riuscito a mantenere la quarta posizione tenendo testa all’inglese Lewis Hamilton e allo spagnolo Fernando Alonso. C’era poco da inventarsi con un pilota che quando si parla di lottare non si tira indietro, un quarto posto prezioso quanto una vittoria.

Per le Ferrari gara da dimenticare con il brasiliano Felipe Massa che con un testa coda coinvolge il compagno di scuderia senza però creare danni a quest’ultimo. Passa l’intera gara nelle retrovie concludendo in nona posizione. Sesto piazzamento per la rossa di Fernando Alonso, con lo spagnolo che non riesce a risalire dopo la pessima qualifica per il mancato passo gara durante questo GP.

Non è mancata la Safety Car, entrata per ben due volte nel corso della gara. La prima volta si presenta intorno al 31° giro, in seguito all’esplosione dell’anteriore destra accusata dal messicano Sergio Perez. Si ripresenta pochi giri dopo in seguito ad un testa coda di Adrian Sutil alla curva tre che ha finito per colpire il secondo pilota della Red Bull Mark Webber mettendo la RB9 a fuoco. I soccorsi tardano ad arrivare e la direzione gara posticipa l’entrata della Safety Car ma la situazione peggiora quando una Jeep corre in aiuto dell’australiano percorrendo il rettilineo di 1200m senza avere avvisato i piloti.

Insomma, come dire, ce n’è stato per tutti i gusti.

By Greta Bassi
F1 correspondent for RTR Sports Marketing
Pictures from the web

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Emanuele Venturoli
Emanuele Venturoli
Laureato in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica all'Università di Bologna, è da sempre appassionato di marketing, design e sport.
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