In Formula 1

Illewis-hamilton-hungary Team Mercedes AMG F1 ha deciso di discutere la faccenda degli ordini di scuderia fra Lewis Hamilton e Nico Rosberg in privato, lontano dalle possibili fughe di notizie.

“E’ la nostra risposta ufficiale” ha detto Toto Wolff ieri sera, quando il rifiuto di Hamilton di fare passare Rosberg durante il Gran Premio d’Ungheria ha scatenato non poche polemiche, dentro e fuori la scuderia delle Frecce d’Argento.

Durante la gara infatti, costellata di noie tecniche, frequenti safety car e numerosissimi colpi di scena, il muretto ha più volte chiesto all’anglo caraibico di lasciare passare la vettura di Rosberg, senza però nessuna risposta da parte di Hamilton, che ha conquistato la terza piazza dietro Ricciardo e Alonso.

Niki Lauda, Chairman del Team Mercedes, ha frettolosamente liquidato la faccenda dicendo chi suppone che la casa della stella voglia fare vincere Rosberg a tutti i costi è un pazzo. Molto più probabile è che, invece, l’ordine arrivato dal muretto fosse solo l’ultimo tentativo di sconfiggere Ferrari e Red Bull, cosa fattibile solo con un Rosberg con condizioni migliori di gomme. Persino lo stesso Toto Wolff ha dovuto ammettere che la scuderia tedesca avrebbe potuto vincere “con Rosberg, se Lewis avesse ascoltato gli ordini del muretto. Certo, adesso è una situazione difficile”.

Tuttavia, se probabilmente il Gran Rifiuto di Hamilton ha cancellato ogni probabilità di vittoria Mercedes, è anche vero che il gap fra i due driver si è assottigliato, garantendo un mondiale ancora più al cardiopalma con 8 gare da correre.

Appena sceso dalla vettura, al termine del GP, Hamilton si è affrettato a dire che “certamente la squadra aveva le sue buone ragioni per chiedermi questa cosa. Però io stavo facendo una buona gara e Nico era dietro e mi è sembrato davvero strano che mi chiedessero di facilitargli la vita”

Persino Lauda si è dichiarato dalla parte di Hamilton: “Fossi stato al posto suo avrei fatto la stessa cosa e non lo avrei fatto passare. C’era grande tensione fra il team perchè è stato un weekend difficile e la gara si è complicata molto. Non c’era bisogno di quell’ordine dal muretto, ma alla fine è arrivato e ora dovremo pensarci su”.

Anche Wolff è conscio di trovarsi davanti ad una situazione critica, ed ha ammesso ai microfoni che la pausa estiva (che addirittura comprende una chiusura totale della Factory Mercedes per ben due settimane) servirà a cercare di capire bene cosa fare nelle prossime gare se si dovessero ripresentare situazioni simili.

“E’ evidente che la strategia che usavamo all’inizio dell’anno non funziona più -ha ammesso Woff- dobbiamo trovare una nuova strada. La faccenda si sta facendo seria e dobbiamo sederci attorno ad un tavolo e chiarire le cose, una volta per tutte”.

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Emanuele Venturoli
Emanuele Venturoli
Laureato in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica all'Università di Bologna, è da sempre appassionato di marketing, design e sport.
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