In Formula 1
  • Hamilton, 9
    Gara eccellente, con una macchina buona ma non superlativa. La vittoria all’Hungaroring, la prima in Mercedes, è il frutto succoso e dolce del talento cristallino dell’anglocaraibico, imprendibile per tutti nel weekend di Budapest.  Preciso, veloce, sfrutta bene le gomme e i pregi di questa Mercedes che (lo dimostra Rosberg) possiede ancora tantissimo margine di miglioramento. E’ un talento cristallino, e non bisogna fare l’errore di dimenticarsi di lui in questa seconda parte di Mondiale.
  • Webber, 8
    Una delle migliori prestazioni dell’Hungaroring di ieri, parte decimo, arriva quarto. Qualcuno può dire che sono gli ultimi colpi di coda orgogliosi prima dell’addio ufficiale, ma l’australiano mostra ancora una cifra tecnica dietro il volante che forse non appartiene ancora ai suoi presunti successori. Poi, come dice lui, strano che di Red Bull in qualifica se ne rompa sempre e solo una.
  • Raikkonen, 7 1/2
    La Lotus c’è, eccome, e non si dica che le nuove coperture l’hanno penalizzata: la macchina di Enstone ha tutto quel che serve per stare con le prime. Dal canto suo Raikkonen è pilota solido ed esperto che potrebbe puntare sempre ai gradini più alti del podio se fosse più aggressivo al sabato. Ma si sa, l’empatia non è il punto forte del finlandese. Poi, siamo onesti, gli ultimi 5 giri di ieri sono paurosi, come il secondo posto nella classifica mondiale.
  • Grosjean, 7 1/2
    Stesso voto allo scudiero della Lotus, che a me è sinceramente piaciuto. In un GP di gomme e strategie, il francese fa il pilota e regala anche un capolavoro di sorpasso su Massa. Poi gli danno un Drive Through e 20″ di penalizzazione che, secondo me, finiscono con l’essere troppo severi e che lo costringono al sesto posto.
  • Vettel, 6 1/2
    Se c’è una rivoluzione, quest’anno, è proprio da ricercarsi nell’atteggiamento di Sebastian. Sta facendo un mondiale con bilancia e righello, matematico come non lo si è visto mai con la conta dei punti. Ieri, in realtà, partito secondo e arrivato terzo ha fatto una gara discreta ma non superba (diciamo anche che ha avuto l’ala anteriore rotta per tutto il GP). Eppure la classifica dice che il suo vantaggio sul resto del gruppo cresce…
  • Button 6 1/2
    Voto alla caparbietà, più che al posizionamento. Jenson è sempre un osso duro da superare e la McLaren pare leggermente in crescita. Tutto sommato una gara più che discreta, quella dell’inglese, che poi viene richiamato ai  box troppo tardi e su gomme finite subisce tre sorpassi in un giro solo. Però bene, dai
  • Alonso 5/6
    Il suo voto era un 6+ fino a stamattina, quando ha avuto il poco garbo di dichiarare che per il suo compleanno avrebbe desiderato ricevere la macchina con cui corrono i suoi avversari. Poi vedere il suo manager nell’hospitality Red Bull fa scendere un brivido, ma il mercato è mercato. Ieri fa quel che può (ma non di più) con una macchina ora inferiore ad almeno altre tre vetture. Voleva il miracolo, ha trovato un altro stop.
  • Rosberg 5
    Mentre il suo compagno vince il GP, il biondino annaspa nelle retrovie, segno che il gap di talento e tecnica dei due è sostanzioso. Il ritiro gli salva un po’ la domenica, evitandogli brutte figure.
  • Massa 4
    Che pazienza ragazzi, che pazienza…
By Emanuele Venturoli - RTR Sports Marketing
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Emanuele Venturoli
Emanuele Venturoli
Laureato in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica all'Università di Bologna, è da sempre appassionato di marketing, design e sport.
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