In MotoGP


MotoGP 2016
, ecco cosa è successo nei test

Dopo i tre giorni di test invernali nel circuito malese, in attesa del MotoGP 2016, sono arrivate le prime sorprese, ma soprattutto le prime conferme e, immancabili, anche alcune incertezze. Una tre giorni che ha rivelato parecchie informazioni ai piloti e sui piloti. C’è chi riprende il discorso esattamente da dove lo aveva lasciato nel finale dell’ultimo mondiale e chi invece prova a cambiarlo.

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Le conferme

Nei primi test di MotoGP 2016, la Yamaha ha dominato nel circuito di Sepang con Lorenzo che sin dalla prima giornata si è lasciato, forse troppo facilmente, subito tutti dietro e con Valentino che si è dato immediatamente da fare per tenere testa al suo team mate. Entrambi i piloti della Yamaha hanno manifestato una grande sintonia con le tanto polemizzate gomme Michelin, protagoniste di un incredibile incidente consumato proprio sulla pista malese dal pilota Loris Baz, uscito miracolosamente indenne dallo schianto della sua moto contro il guardrail.

Ad ogni modo, Lorenzo sostiene di riuscire sulle due ruote a spingere come non era mai riuscito con le Bridgestone e a mantenere comunque lo stile pulito e impeccabile che da sempre lo contraddistingue. Anche Valentino non ha risparmiato le lodi nei confronti degli pneumatici. Il dottore alla fine di queste tre giornate torna a casa dichiarando di essere rimasto impressionato dal passo del suo rivale e preoccupato dal gap cronometrico che li separa, ma anche di avere la consapevolezza dell’ottimo lavoro svolto da se stesso. Ed è da qui che intende ripartire.

I dubbi

La Honda invece ha preferito puntare più sul testing che sulla performance, cercando di spingere al massimo il motore per valutare il passo di gara. Non si è registrato però ancora alcun feeling di Marc Marquez e Dani Pedrosa con il nuovo motore, da entrambi definito “scorbutico”. Marquez, il migliore del team Repsol, ha concluso le prove a un secondo e due decimi da Lorenzo. Pedrosa, invece, ha mostrato maggiori difficoltà del suo compagno di squadra, piazzandosi addirittura dietro Casey Stoner, in sella alla Ducati. In previsione dei prossimi test a Philip Island, il team Honda sa che dovrà ancora lavorare sodo per non arrivare al 30 marzo con troppe cose da collaudare.

Le sorprese

In un clima di competizione, di incertezze e di adrenalina, c’è stato lo spazio anche per dei ritorni di fiamma. Casey Stoner, polemico nei confronti di una Honda che non lo ha mai capito, torna in Ducati e per lui sembra che questi cinque anni di distacco dalla sua Desmosedici non siano mai esistiti. Un ritorno di fiamma immediato, che potrebbe addirittura stuzzicarlo a valutare un ritorno effettivo in sella alla due ruote da pilota e non da tester. Chissà! Danilo Petrucci, invece, spiazza tutti nella giornata di martedì e si aggiudica il primo posto. Infine i due Andrea: Dovizioso, che sembra accusare il ritorno in team dell’australiano e Iannone che mostra un moderato entusiasmo nei riguardi del nuovo prototipo della casa di Borgo Panigale, che trova migliorata nei  cambi di direzione e nell’inserimento in curva.

Il prossimo appuntamento è quello di Phillip Island, dal 17 al 19 febbraio. In questi prossimi test, tecnici e piloti saranno impegnati a confermare o a ribaltare consapevolezze e incertezze emerse nei giorni di Sepang. Tutti a lavoro per l’inseguimento di quel sogno comune fatto di curve di emozioni e rettilinei di follia.

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Silvia Schweiger
Silvia Schweiger
Direttore Associato, Marketing Esecutivo e Commerciale di RTR Sports Marketing, una società di marketing sportivo con sede a Londra, specializzata in sport motoristici da oltre 25 anni.
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