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Formula 1: Alla Romana, RTR SportsMi prendo la libertà di riproporre sulle nostre pagine un articolo ben scritto di Ronny Mengo, brillante penna di Grand Prix di Sport Mediaset, il cui titolo è “Alla romana“. Sono righe garbate e di colore, che raccontano di come, fuori dai loro bolidi e lontani dalle macchine fotografiche, anche i piloti F1 non siano che un gruppo di ragazzi che sa fare 4 risate davanti ad una pizza. Ne esce un ritratto genuino e a tratti tenero, che ci piace presentarvi.

Che poi li vedi lì – qui -, tutti insieme e ti rendi conto che son proprio dei ragazzi. Dei bambini, quasi. Riuniti attorno a un tavolone dello Hyunday Hotel diMokpo, sembra la pizzata del liceo. Non è questione di rompere o cercare di origliare in un momento di privacy, è che mangiando al tavolo di fianco vedi Massa che ride come un matto, come quando si parlava, nella pizzata del liceo, del prof di matematica che sputa mentre spiega.  E giù a ridere.

Poi c’è Hamilton vestito come un rapper, camicia jeans e cappellino nero visiera super piatta, o Perez che si diverte gomito a gomito con Vettel e cioè ben distante da Alonso… che invece è là in fondo, al capotavola opposto, di fronte a Grosjean, tanto per far vedere che non ha paura a stargli nei pressi, nonostante le ultime imprese del francese.

Vettel, appunto, sembra quello bravo in latino, con sta zazzera nuova tagliata corta dietro alla testa. De La Rosa in compenso sembra il papà (anche un po’ Glock) e fa il papà quando va a pagarsi  la propria parte e torna dicendo “Tranquilli, ho fatto io per tutti” e vai con l’applauso generale.

Acqua e non altro sul tavolo, tutti a fare la foto di gruppo da correre a mettere su Twitter  e alle nove e mezza esatte, saluti e baci, si va a letto. Precisi e rigorosi. E sfilano via. Qualche fidanzata va a ritirare i rispettivi, vedi Jessica, vedi Miss Alonso,  mentre l’unico a rimanere è Di Resta, che se la chiacchiera intensamente con Whitmarsh fino a tardi…

Ah no, ne mancano due al tavolone: Raikkonen e Schumacher. Michael, però, è seduto a un altro tavolo con la manager e una coppia di amici. Poi anche Schumi, ore 21.45, saluta la compagnia e scompare.  Insomma, fa bene vederseli così ogni tanto: aiuta a realizzare che son ragazzi, egoriferiti e miliardari, ma pur sempre ragazzi e che stiamo parlando di corse di macchine tra ragazzi.

L’articolo è stato pubblicato in data 11 ottobre 2012 sul sito grandprix.sportmediaset.it a firma di Ronny Mengo. La foto e il contenuto di questo articolo appartengono ai rispettivi autori.

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Emanuele Venturoli
Emanuele Venturoli
Laureato in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica all'Università di Bologna, è da sempre appassionato di marketing, design e sport.
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