By Carlotta Avenali
Lorenzo, il campione del mondo in carica ancora una volta ha dimostrato il suo valore, ancora una volta ha dimostrato il suo carattere da leone e da guerriero, pronto a sfidare gli altri ma soprattutto se stesso. Con una clavicola fratturata e operata il venerdì mattina a Barcellona il campione del mondo ha deciso di presentarsi il sabato ad Assen per spingersi oltre ,per affrontare questa sfida per lui insormontabile, la sfida che non guarda in faccia nessuno e che taglia la pelle con una lama sottile e infligge una pena ogni volta più dura, la sfida che ogni pilota sa che prima o poi dovrà affrontare, quella con il dolore.
Jorge Lorenzo ha segnato la storia dello sport per un certo verso, ci ha dimostrato come un semplice uomo può spostare il suo limite ancora una volta più in là, e qui non si parla della prestazione motociclistica che ha firmato, nonostante un quinto posto considerevole, finendo dietro al leader del mondiale Pedrosa, ma si parla di un uomo che ha mantenuto fede al contratto firmato con il team, con gli sponsor e ha rispettato il duro lavoro fatto dalla sua squadra, che ogni volta permette a Lorenzo di salire in moto nel miglior modo possibile e per dargli la migliore prestazione che si possa avere.
Lorenzo ha mostrato il suo lato più umano ad Assen, quello che pensa al rispetto nei confronti di chi gli é vicino e di chi lo supporta. Nel 2008 lo avevano definito “la macchina perfetta per vincere” oggi Lorenzo si é mostrato un uomo fatto di carne, muscoli, sangue e lacrime, un uomo che si é messo alla prova, rischiando molto, giocando un gioco che probabilmente non valeva la candela, ma forse l’importante era superare un confine che lui stesso aveva segnato, un confine che delimitava la coscienza e l’incoscienza, il volere e il non volere battersi, era ancora una volta buttare il cuore al di là dell’ostacolo. Perchè da quando è piccolo Jorge Lorenzo ha un motto fisso in testa e probabilmente anche questa volta sarà rimbombato dentro di lui per tutta la gara, dandogli la spinta giusta, la carica di adrenalina sufficiente per poter arrivare fino in fondo e segnare questo traguardo così importante per lui, perchè “Il dolore è temporaneo, la gloria è per sempre“.
Lorenzo ha preso atto del suo immenso coraggio, della sua forza di volontà che segna un passo importante verso la riuscita dell’uomo migliore e non della “macchina perfetta”, perchè ci ha mostrato come l’importante non sia vincere semplicemente, ma vincere contro se stessi e contro le proprie paure, mettere a tacere una volta per tutte le voci che risuonano in testa e confondono le idee, di far entrare della luce negli angoli più bui delle nostra coscienza per tirare fuori il meglio di sè e poter affrontare questo spericolato mondo con quella cosa che spesso ci dimentichiamo di affiancare a Lorenzo, ossia un’immensa dose di umanità.
By Carlotta Avenali - MotoGP Contributor for RTR Sports Marketing
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Nella foto: Jorge Lorenzo e Valentino Rossi
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