Ritengo, ed è chiaramente opinione personale, che ci troviamo in un momento particolarmente fortunato delle massime serie del Motorsport; una vera goduria per gli occhi e il cuore di tutti gli amanti di sport, con e senza motore. Con buona pace dei qualunquisti da bar sport e dei professionisti del revisionismo storico, trovo sia innegabile che Formula 1 e MotoGP stiano offrendo una stagione dagli altissimi contenuti agonistici ed emozionali, con gare combattute, risultati incerti e protagonisti dalle tinte forti. Neppure le rivalità mancano e questo, giocoforza, aggiunge pepe alla ricetta.
Spettacolo notturno
La gara di Singapore di ieri, puntata in notturna del Campionato di F1 ne è un buon, per quanto non unico, esempio recente. Il dominio Mercedes nulla toglie in godibilità ad un Gran Premio ricco di sorpassi, adrenalina e retrovie che non ci stanno a giocare semplicemente il ruolo dei comprimari. Alla fine la spunta Rosberg, anche se il diavolo Ricciardo gli arriva dietro per un soffio, complice un gioco di strategie il cui obiettivo è chiaro solo a pochi giri dal termine. Dietro, Vettel, Hamilton, Raikkonen e gli altri non si fanno mancare sportellate, ruotate e una “garra” che era propria solo degli spagnoli del pallone, sino a poco tempo fa. A questo c’è da aggiungere -e non è poca cosa- l’acquerello magnifico della notte del Sud-est asiatico, che dipinge attorno alle vetture e alle loro aurighe uno spettacolo di luci e colori degno di nota.
Una domenica, quella di Marina Bay, di non poco conto specie se messa a sistema con lo splendido podio di Monza e -sulla sponda delle due ruote- con il weekend di Misano e quello di Silverstone.
Nelle due ruote
Anche la MotoGP infatti sta regalando ai suoi appassionati una stagione memorabile in termini di show e di imprevedibilità, oltre che di competizione accesissima. Gli otto vincitori diversi nelle ultime otto uscite del mondiale testimoniano un momento di gloria difficilmente ignorabile per la massima serie del Motociclismo. E se è vero che per i nostri colori l’eterna verve del Dottore è motivo di grande soddisfazione, è innegabile che anche Inghilterra e l’immancabile Spagna abbiano diverse ragioni per cui sorridere.
Insomma, e lo dico senza timore, sebbene ancora lungi dall’essere perfetti, non credo vi sia dubbio che le modifiche apportate ai regolamenti e alla vision di questi due sport abbiano largamente contribuito a farli diventare uno spettacolo migliore e più appetibile. Certo, non tutto è sistemato e non è ancora tempo per cantar vittoria, ma perlomeno si può dire di essere sulla buona strada. Il gran numero di famiglie, ragazze e bambini presenti ai Gran Premi, oltre alla schiera di nuovi e giovani appassionati che giorno dopo giorno seguono con crescente interesse il racing d’alto livello è testimonianza del buon percorso intrapreso e che non deve essere abbandonato.
Il motorsport sta bene, o quantomeno meglio. E per tutti, appassionati e non, questa è davvero una buona notizia.