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motogp valentino rossi 2015

“E il quarto giorno, Dio mise le prime prove libere del Qatar”

All’alba del primo Gran Premio della Stagione MotoGP 2015, chi scrive si trova in un misto di eccitazione da sabato del villaggio e ansia da prestazione che neanche dieci minuti prima della maturità. Il ritorno delle gare significa nuovo ossigeno nei polmoni domenicali e gustoso atterraggio della colomba pasquale, oltre al tradizionale arrivo della primavera. Nota del redattore: qui piove da circa 80 ore con un cielo grigio che in Batman se lo sognavano, ma vabbè.

Con buona pace delle mie coronarie e conseguente soddisfazione del mio cardiologo, affronto il “via” del campionato 2015 dalla duplice e fortunata posizione di tifoso+operatore del settore. Insomma, soffro come uomo e come professionista. Ecco perchè, prima che la prima moto si accenda e che il rombo celestiale riempia le cammellifere notti del deserto, elenco qui di seguito quelli che sono, secondo me, i main topic (come dite voi giovani) da tenere d’occhio per il 2015. In pratica, le 4 cose per cui vale la pena di pregare, sia che tifiate o lavoriate per le due ruote.

DUCATI

La rossa di Borgo Panigale ha figurato ottimamente nei test del Qatar di pochi giorni fa. Eccezion fatta per l’ultimo giorno, in cui non s’è corso a causa di un meteo beffardo, Ducati è stata assoluta protagonista della griglia MotoGP, mettendo spesso e volentieri le ruote davanti a quelle più blasonate di Marquez, Valentino e Lorenzo. Certo, le regole hanno aiutato, ma a Borgo Panigale han lavorato forte e si vede. Ora, la necessità è ben figurare in qualifica e in gara e tornare stabilmente al top. Uscendo di metafora, la MotoGP ha bisogno di altre scuderie che possano andare a dar fastidio a Yamaha e Honda e non può permettersi che un marchio prestigioso come Ducati stia lì a far la parte della Cenerentola della classe. Parimenti, all’Italia e all’intero movimento serve come il pane che la Rossa torni in auge.

VALENTINO

Per Rossi vale un discorso simile a quello fatto per Ducati. Molto più che un campione, il Dottore è la faccia e la storia della Classe Regina. Valentino non è un Cristiano Ronaldo, non è un Lebron James, non è un Tiger Woods: è molto di più. Il successo o l’insuccesso della MotoGP vanno di pari passo a quello di Rossi, in termini di ascolti, popolarità e fascino. Certo, Rossi non potrà correre per sempre, ma dobbiamo sperare che -finchè è in MotoGP- lo faccia sempre a livelli alti come quelli dell’anno scorso. Almeno quel tanto che basta a far tornare il MotoMondiale un fatto di cuore.

COMPETITIVITA’

Dorna sta cercando di scongiurare il problema che sta affliggendo la F1 in questi anni con un complesso sistema di regole. L’organizzatore del MotoMondiale è ben consapevole che nessuno ha voglia di guardare un Campionato vinto in partenza da una squadra o da una Scuderia e si sta dotando di tutte le armi possibili a livello di regolamento per avere battaglie serrate e Team contenti. Anche in un momento storico in cui c’è un fenomeno che guida un missile (Marquez+Honda), Ezpeleta e i suoi stanno offrendo opzioni interessanti alle squadre più deboli per renderle più competitive. Poco importa che le tre segmentazioni del regolamento siano a livello di complessità qualcosa che avrebbe potuto partorire solo un burocrate italiano: l’accrocchio sta funzionando. Se per qualche gara, o fra qualche gara, vedremo cinque o sei moto darsi battaglia fino all’ultima curva, potremo stappare la bottiglia.

MARKETING

Come ricordato in un articolo apparso oggi sul nostro blog inglese, il pinnacolo delle due ruote ha bisogno di avvicinarsi al resto dello sport mondiale in termini di engagement, di social media marketing e di coinvolgimento on-site degli appassionati. I circuiti, lungi dall’essere cattedrali nel deserto anonime e prive di servizi, devono diventare l’equivalente degli stadi inglesi o delle arene statunitensi. Inoltre, la MotoGP non deve dimenticare che il tifoso delle due ruote non è come quello del calcio, che una domenica su due può andare allo stadio: occorre un’interazione maggiore, maggiore disponibilità e accessibilità di dati, video, foto, servizi e dietro le quinte se si vuole tenere viva la passione week in e week out. Dorna ha, durante l’inverno, cambiato completamente il sito internet www.motogp.com con un bel restyling grafico e qualche funzione assai interessante. C’è da augurarsi che sia l’inizio di un rinnovamento completo e olistico, che consenta l’avvicinamento del fan allo sport.

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Emanuele Venturoli
Emanuele Venturoli
Laureato in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica all'Università di Bologna, è da sempre appassionato di marketing, design e sport.
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