In Formula 1, MotoGP, MotoGP

Mi è capitato di recente di vedere un’intervista a Charles LeClerc, pilota del team Ferrari, e una delle prime domande che gli hanno fatto è stata proprio questa: perché hai il collo così grosso e muscoloso? Con tutto quello che si può domandare ai piloti di Formula 1 sulla tecnologia, sulle innovazioni, sulla velocità, questa rimane una delle curiosità più diffuse tra i fans. Una domanda strana ma che ha, in effetti, un senso.

Tutti i piloti di Formula 1 hanno il collo taurino perché quando sono in pista subiscono un continuo stress causato dalla forza G, un termine usato per indicare e misurare i valori di forza subiti dal corpo durante una accelerazione o decelerazione. I piloti di Formula 1, così come astronauti e piloti militari, sperimentano una forza o un’accelerazione di tanti “g” quando eseguono una particolare frenata, accelerazione o cambio di direzione.

La G-force: cosa è e cosa provoca ai piloti?

Partiamo dalla definizione di G-force: è l’unità che misura la sollecitazione inerziale su un corpo sottoposto a rapida accelerazione; è una forza che provoca una sensazione di pressione e di peso che spinge all’indietro, mentre ci si muove molto rapidamente in avanti. Avete presente le montagne russe, quando improvvisamente c’è una curva o quando si cade in picchiata? Ecco quella è la sensazione che provoca la g-force.

I piloti di Formula 1 la subiscono in continuo nell’arco della gara; si dice che sperimentino 5 g in frenata, da 4 a 6 g in curva, 2 g in accelerazione.

Nell’aviazione militare, i piloti sono sottoposti costantemente alla g-force e in momenti molto particolari del volo possono addirittura avere dei black out, ovvero delle perdite di coscienza, dovute al mancato afflusso di sangue alla parte alta del corpo. Ecco perché l’aviazione militare indossa tute speciali, fatte appositamente per evitare che il sangue fluisca verso il basso. La forza a cui questi materiali possono resistere arriva a 10 G.

I muscoli del collo e la g-force: come allenarlo?

Per riuscire a sopportare queste sollecitazioni così pesanti e costanti, e per controbilanciare il peso della forza G per oltre 1.30h di gara, i piloti di Formula 1 devono allenare il collo per renderlo più forte e pronto. Come si fa? Pesi ed elastici, oltre a speciali macchinari di recente concezione vengono comunemente utilizzati off-season e durante il campionato a questo scopo.

Sicuramente vi sarà capitato di vedere  video dei piloti con una fascia in testa da cui escono cavi o elastici; quelle fasce servono proprio ad allenare la muscolatura del collo e a renderla più forte. Il personal trainer tira gli elastici verso una direzione e il pilota fa resistenza e cerca di bilanciare il peso. Ecco perché i piloti di Formula 1 hanno il collo così robusto; dopo anni e anni di allenamento e sollecitazioni, le fasce muscolari sono più grosse e prominenti.

Altresì, ci sono video dove si vedono i piloti che manovrano dei volanti che sembrano di cemento, duri e rigidi proprio perché bloccati dal peso; anche questo è un esercizio che fanno per allenare la muscolatura che poi in pista li dovrà supportare.

Piloti: atleti straordinari

I piloti di Formula 1, così come i piloti della MotoGP sono da molti anni ormai atleti di primissimo livello. Devono infatti essere forti muscolarmente ma anche leggeri, agili e capaci sopportare una attività fisica estrema di lunga durata, a livello aerobico ma anche anaerobico.

Pensate ai piloti della MotoGP, che in gara devono avere la forza di spostare la moto da una curva all’altra per 40 minuti, ma che devono però allo stesso tempo essere leggeri, perché spesso il peso può fare la differenza nella velocità e nella prestazione complessiva. Proprio questo tema, quello del peso minimo, è stato di recente sollevato in SuperBike da Scott Redding, che lamenta la presenza in griglia di piloti di 80 chilogrammi come di 60.

Sempre in un’intervista molto interessante sullo stile di vita e l’allenamento dei piloti,  l’ex campione del mondo di Formula 1, Nico Rosberg, racconta che nell’anno in cui vinse il campionato battendo il compagno di squadra Lewis Hamilton, si rese conto che il colore della vernice del casco ne aumentava il peso e quindi fece togliere la vernice per perdere qualche grammo. Cambiò anche allenamento e insieme al suo trainer trovò il modo per allenarsi efficacemente senza ingrossare troppo le gambe, e quindi salvando un po’ di peso anche da quello.

Stress “meccanici” e stress ambientali. Quanto peso perdono i piloti in gara?

I piloti, sia di Formula 1 che di MotoGP, spesso corrono in location con condizioni climatiche estreme: dal caldo del deserto del Qatar alle sabbie del Bahrain, dalle torride estati spagnole all’umidità del sud-est asiatico. Capacità di sopportare grandi sforzi per un lungo periodo di tempo, unite a grandi doti di concentrazione sono pertanto fondamentali.

Mediamente i piloti di Formula 1 perdono circa 2/3 kg di acqua a gara, che arrivano anche oltre a 4 in gare con un clima particolarmente caldo e umido. A Singapore, per esempio, l’umidità può superare il 70%: una sensazione esasperata da caschi, tute e guanti che offrono poca traspirazione. Abu Dhabi ha il record di pista “più calda” con oltre 42C sotto il sole cocente del deserto. Anche per questo si allenano i piloti, con sessioni di spinning in sauna o in lunghe pedalate nei momenti più assolati della giornata.

Insomma, un allenamento veramente completo per questi atleti incredibili che sono dei perfetti testimonial per tutti i brand che hanno a che fare con il fitness, il training, la forma fisica, la nutrizione e l’idratazione.

 

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Silvia Schweiger
Silvia Schweiger
Direttore Associato, Marketing Esecutivo e Commerciale di RTR Sports Marketing, una società di marketing sportivo con sede a Londra, specializzata in sport motoristici da oltre 25 anni.
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