Innanzitutto è bene chiarire da subito un equivoco: non esistono, almeno secondo noi, campionati minori o serie meno rilevanti ed importanti di altre. Come ben sanno gli appassionati di sport, non è detto che una partita di Serie B sia meno avvincente di una di Serie A, che una gara di Moto 3 sia meno divertente di una di MotoGP o che una tappa del Campionato GP2 regali meno emozioni della più blasonata Formula 1.
Esistono, questo sì, campionati differenti per peculiarità, livelli di ingresso, profilazione e dimensione dell’audience. È bene tenere a mente questo concetto semplice ma centrale perché non sempre a serie minori corrispondono livelli di talento o abilità minori. Certo, nel calcio o nel basket sono le formazioni migliori a militare nelle serie più alte, ma ad esempio nel motorsport la distinzione fra categorie è operata su criteri tecnici di cilindrata o potenza dei mezzi. Nel pugilato, sempre per citare un esempio, le distinzioni vanno sia per ordine di peso che per leghe o campionati (WBA, WBC, IBF, WBO). Insomma, le distinzioni sono molteplici.
Operata questa precisazione, vogliamo oggi parlare dei benefit che si ottengono nello sponsorizzare le categorie diverse da quelle “pinnacle”, o per farla semplice, le categorie al di sotto delle più blasonate “sorelle maggiori”. Parliamo di Moto2 e Moto3, Gp2, Serie B e Lega Pro e via discorrendo. L’elenco, ancora una volta, è potenzialmente infinito.
Come è nostro costume, nell’elenco che segue prenderemo l’esempio del motorsport (segnatamente Moto2 e Moto3), ma la disamina non è diversa nel caso di altre discipline.
I livelli di ingresso sono più bassi
Questo è il tema più facile e più d’impatto, anche se non necessariamente il più rilevante. È chiaro che i livelli di investimento delle categorie sotto la MotoGP sono decisamente differenti rispetto alla classe regina. Con i denari appena necessari per garantirsi visibilità in MotoGP si possono fare operazioni di indiscusso prestigio in Moto2 e Moto3. Difficile dare una ratio, o dire quali siano le proporzioni esatte, ma possiamo dire che per lo stesso spazio su classi diverse il rapporto può essere nell’ordine di 1:3.
Meglio essere grandi sui piccoli, o piccoli sui grandi?
La domanda, ovviamente provocatoria, è in realtà un eccellente caso di scuola che discende direttamente dal punto superiore. Avendo un budget stabilito di X euro, è meglio investirli in uno spazio di dimensioni minori e benefit ridotti sulla massima serie, o avere un marchio grande e ben visibile e benefit superiori investendo sulle cilindrate minori? Sicuramente la MotoGP ha visibilità e audience maggiori rispetto a Moto2 e Moto3, ma è altrettanto vero che se si utilizzano foto e video per campagne di comunicazione è certamente più d’impatto mostrare il proprio logo in grande risalto. Insomma, c’è da riflettere.
I programmi sono più flessibili alle necessità dell’azienda
Mentre scuderie prestigiose della massima serie difficilmente concedono “extra” o escono da linee guida molto ben stabilite e programmi di sponsorship più rigidi, le classi minori si prestano di più alla sperimentazione e alla flessibilità anche nel campo della sponsorizzazione. I “pacchetti” sono più facilmente discutibili e per aziende con necessità o desiderata particolari è più semplice trovare compromessi efficaci.
Sono un eccellente starting point
Come abbiamo più volte sostenuto, una buona sponsorizzazione va gestita, attivata e monitorata con costanza e dedizione. Insomma, e per dirla con uno scherzo, anche per fare i clienti ci vuole un po’ di lavoro. Non è detto che questo background di management e le possibilità di seguire da subito grandi sponsorizzazioni siano già presenti nelle aziende. Ecco perché un primo passo in Moto 2 e Moto 3 potrebbe essere utile per avere un assaggio di ciò che è necessario per affrontare sponsorizzazioni più onerose.
I pubblici sono diversi
Il pubblico della MotoGP è ampio, trasversale e internazionale. Questo è ovviamente un grande plus per chi offre prodotti e servizi di largo consumo, ma potrebbe essere un overkill per quelle aziende e quei settori che si rivolgono a target di settore estremamente specifici, come ad esempio i fornitori tecnici o i produttori di accessori e ricambi. Inoltre, a differenza della MotoGP, che come detto interessa un’audience davvero poliforme, gli amanti della Moto 2 e Moto 3 sono seguaci appassionati, costanti nella fruizione dei campionati e assai informati sui propri beniamini.
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