In MotoE, MotoGP
motoeSi aprirà il 5 maggio 2019, in occasione del Gran Premio MotoGP di Spagna sul Circuito di Jerez, la prima stagione del Campionato del Mondo FIM MotoE. La nuova serie, il cui calendario iniziale conta 5 tappe (Spagna, Francia, Germania, Austria e San Marino), sarà dedicata interamente a moto elettriche e rappresenta un’innovazione importante nel panorama delle competizioni internazionali del motorsport.
È evidente infatti che, con l’avanzare di una accresciuta sensibilità a problematiche ambientali e di sostenibilità, anche il mondo del racing debba adattarsi di conseguenza. Se le automobili hanno già da tempo dato il via a competizioni completamente elettriche -con la quinta stagione del Campionato di Formula E già in corso- la MotoE rappresenta il primo step dell’elettricità da corsa a due ruote.
A “capo” del progetto, e a gestire le danze, c’è sempre Dorna, il rights holder del campionato MotoGP e SuperBike, che non si è voluta lasciare sfuggire il controllo di quella che a tutti gli effetti potrebbe essere una disciplina altamente futuribile e molto interessante per sponsor e investitori. Non a caso la MotoE correrà in occasione dei Gran Premi del Motomondiale, condividendo circuiti, paddock e spesso proprietà delle squadre. Tech3, LCR, Gresini e Pramac sono solo alcuni dei team che scenderanno in griglia con prototipi full-electric e piloti di primissimo ordine.
Come detto, la MotoE rappresenta una straordinaria opportunità sopratutto per gli sponsor, che si possono dotare di una piattaforma di visibilità internazionale e di una eccellente storia da raccontare in operazioni di marketing e comunicazione.
Quali sono dunque per un’azienda i benefit di una sponsorizzazione in MotoE?

Budget abbordabili

Non è scontato iniziare questo elenco dicendo che si può divenire sponsor della MotoE con cifre assolutamente abbordabili e largamente inferiori a quelle di MotoGP, Formula E e Formula 1. Con il Campionato al suo debutto i livelli di accesso sono ancora estremamente competitivi, con i primi pacchetti di sponsorizzazione che partono dai 25.000€ a stagione. È ipotizzabile che questa situazione sia momentanea e che i valori siano destinati a crescere rapidamente con la maturazione del campionato negli anni a venire. Ma per il momento…

Sostenibilità e rispetto ambientale

Sponsorizzare la MotoE significa sposare un progetto di sostenibilità ambientale, di rispetto per l’ambiente ed energia pulita. Non è solo corporate social responsability, ma una prospettiva certa per la mobilità del futuro. Come detto nelle righe di apertura, essere sponsor della MotoE significa dotarsi di una grande storia da raccontare in comunicazione e unire il proprio marchio a valori positivi, certamente apprezzati dai clienti e dai partner.

Visibilità Internazionale

Come la sorella maggiore MotoGP, anche la MotoE rappresenta una piattaforma mobile di marketing e comunicazione che si sposta per diversi paesi, andando a creare opportunità di engagement in luoghi e momenti diversi. Non ci sono solo i 5 paesi visitati dal campionato (Italia, Spagna, Austria, Germania e Francia), ma la straordinaria visibilità che il campionato avrà, grazie alle trasmissioni della MotoGP. Le gare, che si correranno nella stessa giornata della Classe Regina, andranno sugli stessi canali e raggiungeranno i 207 paesi nel mondo che ricevono il segnale TV.

Condivisione del paddock MotoGP

La MotoE non condivide solo il calendario con il più blasonato campionato a due ruote del mondo, ma anche il paddock. Entrare fra gli sponsor MotoE significa dunque potere partecipare a quel club esclusivo che è il paddock del motomondiale, con le sue eccellenti opportunità di B2B e le grandi occasioni di hospitality per i propri partner e clienti.

Diventare Innovatori e First-comers

Infine, come vuole il vecchio detto, occorre menzionare i vantaggi del “chi primo arriva, meglio alloggia”. Entrare in una categoria fresca, nuova e relativamente sgombra da competizione significa ritagliarsi uno spazio che potrà valere molto in futuro. Non solo i prezzi delle sponsorizzazioni in MotoE sono necessariamente destinati a salire, mettendo in posizione di vantaggio chi entra per primo a fare parte dei team, ma i first-comers (ovvero i primi arrivati) potrebbero godere di importanti diritti di prelazione sui rinnovi degli anni futuri. Insomma, essere pionieri in una categoria che non è che agli inizi è altamente consigliato.

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Emanuele Venturoli
Emanuele Venturoli
Laureato in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica all'Università di Bologna, è da sempre appassionato di marketing, design e sport.
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Showing 2 comments
  • Giulia
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    Ciao Emanuele! Articolo molto interessante. Ho una domanda da porti: una sponsorizzazione sportiva di questo tipo va ad impattare sulla reputazione dell’impresa, permettendo al brand di associarsi a concetti quali l’innovazione, la sostenibilità e così via. Ma come può l’azienda monitorare i “risultati” di una sponsorizzazione?

    • Emanuele Venturoli
      Reply

      Ciao Giulia, grazie per il tuo interesse nel nostro blog e sopratutto per la domanda. La risposta a questo interrogativo è di grande importanza: è fondamentale che le aziende comprendano con chiarezza quale è il ritorno del loro investimento. Ci sarebbe da parlarne per ore, ma per il momento limitiamoci a dire che la sponsorship moderna è altamente misurabile e offre dati molto precisi su obiettivi di marketing diversi. Prendiamo ad esempio la visibilità: con gli attuali strumenti per il calcolo dell’on-screen-exposure (quindi di quanto si vede uno sponsor durante un evento sportivo) e moltiplicandolo per le audience dei vari paesi è possibile ottenere un tempo globale di esposizione del brand. Moltiplicando questo numero per il costo di un minuto di pubblicità in un dato paese è possibile ottenere l’Equivalent Advertising Value, ovvero l’importo economico che l’azienda dovrebbe spendere in pubblicità per guadagnare uguale visibilità.
      È solo un esempio, ma misurazioni altrettanto precise possono essere effettuate su molti altri aspetti, quali awareness, percezione, impatto sulle vendite, eccetera.
      Spero questo spunto possa avere risposto alla tua domanda

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