In Altri Sport

Moda e sport hanno molto in comune, con la prima che negli ultimi anni ha attinto a piene mani dal secondo, introducendo una serie di pezzi che una volta erano confinati a determinate attività o alla palestra.

Tutto è iniziato tanti anni fa con le sneakers, le scarpe da ginnastica che in versione sempre più sofisticata o in edizione limitata sono prima state adottate dal pubblico in generale e poi, rivedute e corrette, sono diventate parte delle collezione di molti stilisti e pezzo immancabile del guardaroba di tutti. Dal ragazzo al manager, dalla signora alla moda alla teenager della porta accanto.

hamilton HilfigerMa non solo, negli ultimi anni e partendo come sempre dagli States si è iniziato ad utilizzare l’abbigliamento da yoga o a compressione in ambiti diversi dalla palestra: non è raro vedere in giro ragazze con leggings fascianti inizialmente pensati per un utilizzo esclusivamente sportivo.

I grandi marchi dello sport se ne sono accorti ed è iniziata una contaminazione tra sport e fashion, per cui è stato naturale occuparsi di materiali sportivi, con Nike e Adidas a fare da battistrada. Adidas è particolarmente attiva nel settore ed oltre alle collaborazioni in pianta stabile con Stella McCartney e Yohji Yamamoto (Y-3),in anni recenti ha lanciato numerosi progetti o capsule collection con Raf Simons, Rick Owens e Jeremy Scott tanto per nominarne alcuni fino all’operazione di co branding con il superbrand Palace in occasione del torneo di Wimbledon 2018.

E come non ricordare Bikkembergs e i suoi calciatori o Emporio Armani sponsor delle nazionali Olimpiche Italiane e recente partner del tennista Fognini. Come sempre si parte da alcuni trendsetter e, nel tempo, la grande industria ed il business seguono…ed incassano.

Abito MilanE che succede nel motorsport? La stessa cosa

Molte aziende hanno sfruttato una certa vena estetica vicina ad auto e moto. Con Puma e Belstaff che nel tempo hanno prodotto collezioni ispirate a 4 e due ruote e Ralph Lauren che ha addirittura fatto sfilare i suoi modelli nel garage dove conserva la sua preziosa collezione di auto.

Si potrebbe fare una lunga lista di aziende dell’abbigliamento che sono state o sono attualmente impegnate in MotoGP e superbike. Da BombBoogie a Pull&Bear, da Gas a Fila da DonDup a Descente, da Oakley (che tutti conosciamo per gli occhiali ma che produce anche abbigliamento da ciclismo) a Lumberjack fino ad A-Style e Nero Giardini.

Si è assistito anche ad uso molto ampio delle licenze nel settore abbigliamento ed accessori che ha visto i migliori marchi di due e quattro ruote come Norton, Lamborghini, Ferrari, Aston Martin e Porsche associare i propri brand a giubbotti, scarpe, maglioni ed accessori vari fino all’immancabile pelletteria.

Puma Ferrari

Ma perché questa commistione?

Ovviamente gli atleti, giovani e sani, sono modelli perfetti.  Le discipline sportive in cui si cimentano godono di seguito ampissimo ed appassionano. All’aspetto gradevole si aggiunge che sono apprezzati per quello che sanno fare e al centro delle passioni (per lo sport) di molti. Sono role models, aspirazionali, di successo. L’essere al centro dell’attenzione li ha resi celebri ben oltre i limiti della loro attività, la stampa rosa e i social li hanno contribuito alla loro grande popolarità. Sono testimonial ideali.

È abbastanza naturale far leva quindi su uomini e sport per veicolare il proprio marchio ed arricchirlo dei valori della disciplina, guadagnando visibilità planetaria ed associandosi a personaggi di grande appeal.

Se volete alcune informazioni per capire come costruire un piano di sponsorizzazione per il vostro marchio utilizzando il motorsport ed alcuni degli sport più eccitanti che ci siano non dovete far altro che contattarci all’indirizzo info@rtrsports.com

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Riccardo Tafà
Riccardo Tafà
Managing Director di RTR Sports, Riccardo si è laurea in giurisprudenza all'Università di Bologna. Inizia la sua carriera a Londra nelle relazioni pubbliche, poi si sposta nel settore delle due e quattro ruote. Si trasferisce brevemente a Monaco prima di tornare in Italia. Lì fonda RTR, prima una società di consulenza e poi un'azienda di marketing sportivo che, alla fine, trova una nuova e definitiva sede a Londra.
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